Sabato 16 novembre alle ore 18:30 a Palazzo Mostre e Congressi si svolgerà l’ultima puntata del nostro Micro Festival Milton a tema Fare giornalismo. Abbiamo deciso di chiamare quest’ultimo appuntamento Testimoni del caos per mettere l’accento su un’idea di giornalismo che sia prima di tutto appunto testimonianza di quanto visto e sentito, in prima persona, con tutti i rischi che questo comporta.
I quattro ospiti della serata sono persone che hanno fatto del giornalismo, così inteso, non solo una professione ma un vero e proprio motore di vita.
Domenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli.
Marzio G. Mian ha fondato insieme con altri giornalisti internazionali la società no profit The Arctic Times Project con sede negli Usa. In Italia fa parte di The River Journal, progetto di racconto multimediale attraverso i grandi fiumi del mondo. Collabora con Rai, Sette, Il Giornale, GQ, L’Espresso. È stato per sette anni vicedirettore di Io donna, il femminile del Corriere della Sera. Ha realizzato inchieste e reportage in 56 paesi. Già ospitato dal festival Fare giornalismo ad Alba lo scorso 18 ottobre per presentare il suo ultimo lavoro Volga Blues edito da Feltrinelli.
Alessandro Cosmelli è fotoreporter. Nel 2005 ha intrapreso una lunga indagine fotografica sull’estrema destra italiana, realizzando un ritratto antropologico del gruppo neo-fascista Casapound, raccolto successivamente in Oltrenero, edito da Contrasto e premiato tra i migliori dieci libri fotografici del 2009 dal Pictures Of the Year International (POYi). Le sue immagini sono state esibite in ambito internazionale e hanno ricevuto riconoscimenti da istituzioni come Pictures Of the Year International, Photo España Award for Human Values, Prix de la Photographie Paris. È l’ideatore di The Buzz Project, un progetto dedicato all’identità – e all’Umanità- della metropoli contemporanea, inaugurato nel 2012.
Prima di entrare al Pulitzer Center, Tom Hundley è stato giornalista per 36 anni, inclusi quasi due decenni come corrispondente estero per il Chicago Tribune. Durante quel periodo ha lavorato come capo ufficio del Tribune a Gerusalemme, Varsavia, Roma e Londra, scrivendo da oltre 60 paesi. Ha seguito tre guerre nel Golfo Persico, il conflitto arabo-israeliano e l'ascesa della teocrazia post-rivoluzionaria dell'Iran. Ha insegnato presso l'American University di Dubai e presso la Dominican University di River Forest, Illinois.
Posti limitati su prenotazione al numero 3294292405.