Attualità - 08 novembre 2024, 09:41

Il critico enologico Ian D'Agata ha incontrato i produttori del Barolo

Hanno preso il via all’Enoteca Regionale gli appuntamenti di confronto dedicati alle aziende

L’Enoteca Regionale del Barolo ha ospitato nei giorni scorsi il primo di una serie di incontri dedicati alle aziende produttrici di Barolo che ne fanno parte. All’appuntamento di lunedì 4 novembre sono intervenuti Ian D’Agata, presidente della Ian D’Agata Wine Culture e “Best Italian Wine Critic 2024”, nonché autore di fama internazionale che da trent’anni parla e scrive di vino e il suo collaboratore storico Michele Longo, noto per il suo approccio coinvolgente e profondo nel raccontare la storia, la toponomastica, la pedologia e le caratteristiche dei vini dei grandi terroirs piemontesi.

Un sentito ringraziamento a Ian D’Agata e Michele Longo per averci scelto – commenta Cristiana Grimaldi, direttore dell’Enoteca Regionale del Barolo – permettendoci di inaugurare con questo importante momento di condivisione il primo degli appuntamenti che nei prossimi mesi coinvolgerà sempre di più i produttori del Barolo che noi rappresentiamo, perché senza di loro l’Enoteca Regionale del Barolo non avrebbe motivo di esistere e ora più che mai è fondamentale creare occasioni di confronto”.

“Da anni Michele Longo e io visitiamo le aziende del Barolo e, in effetti, una grande parte della nostra vita adulta è stata trascorsa in Langa – aggiunge Ian D’Agata -. In tanti anni abbiamo raccontato il Barolo attraverso libri pluripremiati e riviste apprezzate in tutto il mondo, ma da oggi l’opera di divulgazione e conoscenza del Barolo e di tutti i vini di Langa può avvalersi di uno strumento in più: la Ian D’Agata Wine Review, il nuovo e appena nato web-wine-magazine, che durante l’anno pubblica molti articoli sul Barolo e tanti altri vini di Langa”.

L’incontro si è rivelato un’interessante occasione per parlare anche degli ultimi libri scritti con Michele Longo: “Barolo Terroir: Grapes Crus People Places” e “Italian Wine Terroirs” sono considerati capolavori del vino italiano e hanno ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti come il titolo di “Book of the Year” del Louis Roederer International Wine Awards, il Gourmand World Book Awards “Best European Wine Book” e sono stati inseriti nelle liste dei “Best Wine Books of the Year” di giornali e riviste come il NY Times, il Financial Times e Food & Wine.

Già redattore dell’International Wine Cellar di Stephen Tanzer, Contributing Editor di Decanter e Senior Editor di Vinous, Ian D’Agata, italiano di origine ma cresciuto in Canada, ha sempre concentrato i suoi scritti sui vini di Italia, Francia, Cina e Canada, per i quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui i premi del Comitato Grandi Cru d’Italia “Miglior Giovane Giornalista di Vino d’Italia” e “Miglior Giornalista di Vino d’Italia”, nonché il premio VQA 2018 del Canada (sezione Out of Ontario).

Dedicandosi intensamente alla ricerca e allo studio delle uve da vino autoctone, nel 2015 D’Agata è stato ufficialmente nominato membro della prestigiosa Accademia della Vite e del Vino (l’associazione ufficiale italiana degli accademici, dei ricercatori e dei professori universitari del settore vinicolo) ed è attualmente vicepresidente dell’Association Internationale des Terroirs. Michele Longo cura con Ian D’Agata la sezione Italia del Pocket Book of Wine di Hugh Johnson, la guida ai vini più venduta al mondo con 46 edizioni e oltre 12 milioni di copie vendute in tutto il mondo.


 

comunicato stampa