A trent’anni dalla devastante alluvione che il 5 e 6 novembre 1994 colpì, in modo pesante, il Basso Piemonte causando 29 morti nel solo Cuneese, 2.226 sfollati e ingentissimi danni, si sono concluse in questi giorni le manifestazioni celebrative a ricordo di quelle vite umane spezzate e per rendere omaggio a quella ferita ancora aperta. Il Presidente della Provincia Luca Robaldo ha partecipato di persona a numerosi eventi insieme ad alcuni consiglieri provinciali e ai sindaci dei principali Comuni che furono coinvolti nella tragedia. Fitto il programma delle iniziative comuni di cui la Provincia si è fatta ente coordinatore, inserendo le tante date nell’ambito di un’unica cornice istituzionale.
E’ stato lo stesso Robaldo a dare il via alle cerimonie partecipando a Bastia Mondovì il 1° settembre scorso ad una celebrazione commemorativa. A seguire si sono svolti incontri nelle per i ragazzi delle scuole come a Farigliano dove la Provincia ha promosso, in collaborazione con il Comune e con l’Istituto Comprensivo “Einaudi” di Dogliani, lo spettacolo teatrale “Fiumi di Acqua e di Fango: la grande alluvione del 1994 in Piemonte”. Lo spettacolo è stato proposto anche al teatro Vacchetti di Carrù lunedì 28 e martedì 29 ottobre per le scuole e per la popolazione, oltreché a Farigliano, nella sede della Pro loco, mercoledì 30 e giovedì 31 ottobre. Lo spettacolo ha poi fatto tappa a Ceva domenica 10 novembre. Ancora in ottobre, sabato 26 a Clavesana, cerimonia commemorativa con la piantumazione di cinque alberi in memoria delle cinque vittime locali dell’alluvione e domenica 27 ottobre importante simulazione di un’emergenza territoriale.
Le manifestazioni sono entrate nel vivo a inizio novembre, nei giorni vicini all’anniversario. A Farigliano il consigliere provinciale Pietro Danna ha partecipato alla fiaccolata che si è svolta fino al monumento dedicato alle vittime dell’alluvione. A Cuneo lunedì 4 novembre la presentazione, al Centro Incontri della Provincia, il presidente Robaldo ha partecipato alla presentazione del libro “Eroi nel fango.1994-2024: trent’anni dopo la grande alluvione” scritto dalla giornalista Paola Scola. Altre iniziative per le celebrazioni del trentennale si sono svolte a Clavesana il 5 novembre, mente a Bastia Mondovì le commemorazioni sono state anche il 23 e 24 novembre, ospitando un Comune del Trevigiano che allora venne in soccorso alla cittadina alluvionata. A Mondovì il Comune ha dedicato al trentennale l’annuale esercitazione di Protezione civile.
Ad Alba il Comune, le associazioni e volontari e protezione civile, hanno organizzato un calendario di eventi a partire già da martedì 30 ottobre con l’inaugurazione della mostra “Memorie d’acqua” insieme al docufilm “Acqua e terra” di Federico Moznich. Sempre ad Alba il 5 novembre si è svolta la commemorazione delle 9 vittime albesi, con un corteo dal municipio verso il ponte Tanaro per il lancio di una corona nel fiume a cui ha partecipato il consigliere provinciale Massimo Antoniotti. Martedì 6 novembre il Presidente Robaldo ha partecipato alla cerimonia organizzata dalla Regione Piemonte presso il Teatro Sociale “G. Busca” di Alba. Il Presidente ha avuto così l’opportunità di ringraziare, a nome di tutta la comunità provinciale, l’allora Presidente della Provincia nel 1994 Giovanni Quaglia per il suo impegno e, attraverso di lui, esprimere il ringraziamento e l’apprezzamento per tutti coloro i quali, come lui, hanno lavorato. Infine, domenica 10 novembre a Monchiero si è svolto un momento commemorativo ufficiale per le vittime dell’alluvione, mentre lunedì 11 novembre ad Alba convegno dell’Ordine degli Ingegneri sul tema “Lezione sul Tanaro”.