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Attualità | 25 novembre 2024, 08:16

Bra, tutti gli appuntamenti con l’Alzheimer cafè e… dintorni

Dagli incontri settimanali in via Montegrappa, alle iniziative sul territorio

Foto tratta dalla pagina Facebook di Alzheimer cafè Bra

Foto tratta dalla pagina Facebook di Alzheimer cafè Bra

L’Alzheimer cafè e… dintorni di Bra è un’occasione di confronto e supporto per le persone affette da disturbo cognitivo e per i familiari che li assistono. L’appuntamento è ogni mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 11.30 presso i locali comunali di via Montegrappa, 1. Dopo un momento di reciproca accoglienza e un caffè condiviso le persone con disturbo neurocognitivo sono impegnate in attività di stimolazione cognitiva con l’educatrice Chiara Adriano, mentre i familiari sono coinvolti in un gruppo di sostegno con la guida della psicologa Alessandra Costamagna.

L’Alzheimer cafè, creato e sostenuto dall’Associazione La Cordata (gruppo di amministratori di sostegno, tutori e curatori odv), ha fatto un lungo percorso, ha attraversato l’emergenza pandemica trasformandosi nei numeri e nei bisogni. Attualmente prevale il bisogno di avere uno spazio di parola protetto e condiviso in cui proprio il gruppo, attraverso modalità molto vicine al mutuo aiuto, offre una risposta alla domanda emotiva dei partecipanti.

Il disturbo neurocognitivo viene curato ma non si guarito, pertanto impone una cronicità e un cambiamento personale, dello stile di vita individuale, di coppia, della famiglia… un adattamento non sempre semplice. Cambia l’atto di vivere in ogni momento.

I familiari si trovano a vivere lutti continui (perdita della memoria, della parola, del controllo degli sfinteri, della capacità di riconoscere le persone care…), un lutto che ancora non è perché la persona ammalata c’è, vive anche 10 anni in queste condizioni. Qualcuno (vedi docufilm “Perdutamente” di Paolo Ruffini) parla di condizione di morte in vita. Il familiare che si prende cura diventa imbarazzante per tutti quelli che incontra, diventa un infelice che soffre ed è costretto a dover pensare continuamente al proprio soffrire. Molto spesso il problema viene taciuto o sussurrato, come se fosse una vergogna o una colpa.

Ecco allora che il supporto della comunità può “fare salute” informando e sensibilizzando le persone a stare vicine a chi dimentica e a chi sta loro accanto.  A questo proposito, durante lo scorso anno scolastico, la Scuola Media Marconi di Savigliano con il progetto “Girls code it better” ha fornito al gruppo di Bra materiale di stimolazione cognitiva. L’associazione S.O.S ha organizzato una cena di quartiere per sostenere il gruppo del Cafè Alzheimer.

Prossimamente il 7 e 8 dicembre l’associazione culturale BrArte di Bra (via Vittorio Emanuele II, 148) organizza una mostra pittorica con lo scopo di informare e sensibilizzare circa il disturbo neurocognitivo, organizzando anche una raccolta fondi dedicata. Inaugurazione 7 dicembre ore 20.30, apertura 8 dicembre ore 10/12 e 15/18. Informazioni 338/4204045. Della serie: quando l’arte si trasforma in Ben-Arte.

Tutte queste iniziative hanno un valore terapeutico perché non fanno sentire soli, in ostaggio della malattia, ma fanno riscoprire le risorse di una comunità “amica della demenza”. In fondo se la fragilità è una nota stonata della vita, la svolta è riprendere proprio quella nota per accordarsi in una nuova melodia, composta necessariamente da più interpreti.

c.s.

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