Riceviamo e pubblichiamo.
***
Egregio Direttore,
ieri, 25 novembre, ho partecipato, insieme a molti altri cittadini e autorità della provincia di Cuneo, alla cerimonia di inaugurazione della nuova Pet-Ct in dotazione all’Ospedale Santa Croce di Cuneo presso la splendida Chiesa di San Tomaso.
Lo straordinario macchinario (con un costo di circa 3,2 milioni di euro) in dotazione al Reparto di Medicina Nucleare, consente di individuare precocemente alcune patologie, fra cui quelle oncologiche, e di stabilire le terapie mediche e/o chirurgiche in modo celere ed efficace.
Questo risultato è frutto di un lavoro di programmazione di carattere tipicamente cuneese che coniuga filantropia, rispetto per le risorse economiche, capacità imprenditoriale e lungimiranza.
La presidente della Fondazione Ospedale Santa Croce Silvia Merlo ha ricordato le tappe che hanno portato oltre 600 benefattori, fra cui molti istituti bancari del territorio, a contribuire in maniera decisiva al raggiungimento dell’obiettivo.
Questo è, a mio parere, un eccellente esempio della capacità filantropica del tessuto produttivo e finanziario cuneese, che sa comprendere i vantaggi non solo sociali ma anche economici di investimenti che hanno una ricaduta sul territorio e di una parte pubblica che col suo lavoro, rispettoso delle risorse pubbliche ed efficiente, crea le condizioni di fiducia da parte dei privati stessi.
Il lavoro per ottenere questo importante macchinario non avrebbe potuto essere portato a totale compimento senza la capacità, da parte dell’Ospedale Santa Croce di ottenere la fiducia dei finanziatori che, come ricordato prima, da buoni cuneesi vogliono che i denari delle donazioni vadano a finire in progetti lungimiranti ed effettivamente utili.
Il direttore generale, dottor Livio Tranchida, ha saputo in questi ultimi anni creare una struttura affiatata ed efficiente, e i numeri che oggi porta l’Ospedale Santa Croce parlano chiaro. La Pet-Ct consentirà di ridurre al minimo le liste d’attesa e questo permetterà di avere la prova empirica del lavoro svolto portando il Santa Croce al vertice regionale in queste tecnologie.
Ricordo che il nosocomio hub della nostra provincia vanta numerosi altri primati che dovrebbero farci riflettere su un difetto dei cuneesi, che è quello di focalizzarsi solo sulle cose negative, senza comprendere che sono quelle positive che ci fanno migliorare e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, e sono convinto che la campagna di comunicazione che il Santa Croce porta avanti sia utile in questo senso: i dati di performance tecnica e finanziari dell’hub parlano chiaro e meglio di qualunque altra cosa.
Inoltre, l’annuncio di una nuova residenza e centro di formazione e ricerca per giovani medici, da collocare nel complesso di San Tomaso, progettato dalla Fondazione Ospedale Cuneo ETS per attrarre e formare nuovi talenti, aggiunge un tassello importante a questa capacità di pianificare con lungimiranza.
La programmazione regionale è stato il tema dell’intervento del Presidente Cirio che ha ricordato il ruolo della Regione Piemonte in questa come in altre vicende e che sottolinea la volontà forte e non negoziabile, della Giunta e della maggioranza che la sostiene in Consiglio regionale, di continuare a far crescere il Santa Croce ed in generale la Sanità della Provincia di Cuneo come uno degli hub cardine del Sistema Sanitario della nostra Regione.
Sarebbe utile, a mio parere, integrare sempre meglio la rete ospedaliera della Provincia di Cuneo per valorizzare l’hub e i due spoke di Savigliano e Mondovì per migliorare ulteriormente il servizio ai cittadini della nostra Provincia che devono essere consapevoli di avere una Sanità fra le più avanzate d’Italia.
In ultimo, il Presidente Cirio ha ricordato l’impegno per il nuovo ospedale di Cuneo ricordando che il cronoprogramma prevede che entro l'anno 2024 ci sia la gara per la progettazione, che saranno a carico della Regione ed in seguito rimborsati dall’Inail, a questo proposito sono stati stanziati 20 milioni e 554 mila euro, di cui 10 milioni di risorse regionali e 10,554 del Fondo sanitario nazionale del Piemonte, sottolineando come si sia arrivati a questo traguardo con le difficoltà di gestire un processo molto complesso ma evidenziando che è meglio tardare qualche mese e fare le cose per bene ricordando i problemi dell’ospedale Verduno ubicato con scelte frettolose e poi pagate in termini di costi e tempi di realizzazione. Ricordando, infine, che Cuneo è l'hub della Provincia di Cuneo.
Credo che queste siano le prove di un impegno costante e forte della Regione per la Sanità cuneese.
Claudio Sacchetto, consigliere Regionale Fratelli d’Italia