Attualità - 27 novembre 2024, 08:57

Aperta ad Alba la "Porta di Luce" di Samuel Di Blasi e Ugo Costantino

L’installazione artistica ha trasformato l’ex Caserma Govone di Alba in un’autentica Cittadella degli Studi, di cui l’Historical Corner racconta la storia

In una serata che ha intrecciato arte, storia e comunità, l’ex Caserma Govone di Alba si è ufficialmente trasformata nella “Cittadella degli Studi”, tanto desiderata dalle ultime tre Amministrazioni comunali.

Dopo la riqualificazione dell’edificio e la sua trasformazione in sede del Liceo Scientifico “Leonardo Cocito” e dopo il seguente trasferimento anche del Liceo Artistico “Pinot Gallizio”, l’ultimo tassello della rigenerazione urbana e sociale dello spazio è stata l’inaugurazione di "Porta di Luce", opera monumentale dell’artista Samuel Di Blasi e dell’architetto Ugo Costantino che mette in comunicazione l’edificio ottocentesco con la città, ne modifica il perimetro, aprendo un varco di arte e di luce nel muro di cemento armato che ne custodiva i confini.

L'evento, inserito nel calendario del Festival Ën-Pì (uno in più), giunto alla terza edizione e ideato per ripercorrere i passi della storia della città e degli uomini che l’hanno attraversata - inserito nel calendario di celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dei Ventrirè giorni della Città di Alba – ha visto la partecipazione delle autorità locali, tra cui il Sindaco Alberto Gatto e il Presidente della Regione Alberto Cirio, a testimonianza dell’importanza del progetto per Alba.

"L’opera è stata fortemente voluta dalle Amministrazioni Albesi e sostenuta dalla Fondazione CRC, in particolare dal bando Distruzione, ci ha offerto una importante opportunità di riqualificazione urbana e sociale-, ha commentato il sindaco Alberto Gatto, a nome anche delle Amministrazioni precedenti, sottolineando come l’opera Porta di Luce permetta "di consegnare alla cittadinanza un’area che educhi alla bellezza e al rispetto".

Alberto Cirio, governatore della Regione Piemonte, si è soffermato, invece, sull’importanza "di abbattere muri e di costruire opere che abbiano la funzione di unire, congiungere, come appunto Porta di Luce, realizzate al posto di ciò che era nato per dividere, come il precedente muro di cemento armato sormontato da filo spinato".

Una piccola porzione di quel muro è stata però mantenuta, a memoria della funzione originaria e della storia del luogo. È stata questa la felice intuizione di Barbara Borra, direttore artistico del Festival Ën-Pì, che ha voluto creare un Historical Corner, un angolo dedicato alla storia dell’edificio e del contesto sociale albese.

Così Borra spiega: "Inizialmente Samuel Di Blasi ha interpellato lo studioso e fotografo albese Antonio Buccolo per scoprire la storia della caserma. Il suo archivio e la sua memoria sono stati fondamentali per ricostruire gli avvenimenti legati a quest’area e l’idea di una mostra fotografica permanente a cielo aperto con immagini ad alto impatto posizionate sull’angolo esterno del muro, verso via Banska Bystrica,  si legava perfettamente al concept del Festival che vuole camminare sulle strade della memoria e renderla fruibile a tutti. Per approfondire i contenuti abbiamo offerto una borsa di studio agli studenti dell’antistante scuola secondaria di primo grado Macrino. Le ricerche degli studenti delle classi terze approfondiscono le didascalie delle immagini storiche e, caricate in una apposita sezione del sito www.portadiluce.com, saranno consultabili attraverso un QR code. Questo attiverà un autentico percorso museale digitale, rendendo il sito portadiluce.com un punto di riferimento per la conoscenza storica dell’area attraverso le parole degli studenti che ogni giorno ne percorrono le strade per recarsi a scuola con una consapevolezza storica, artistica e architettonica maggiore".

L’artista Samuel Di Blasi sottolinea: "Da albese, quel muro ha fatto parte della mia storia personale: da bambino non mi era dato sapere cosa vi fosse dietro e ho più volte immaginato di varcarlo, come la luce. Oggi "Porta di Luce", una fusione in alluminio di 51 metri lineari con struttura portante in ferro zincato, si erge come un varco tra passato e futuro e, con le sue linee sinuose, simboleggia il fluire libero del pensiero, essenziale nel contesto educativo della Cittadella degli studi che tutti vogliamo per Alba".

Un'opera collettiva dal valore internazionale

L’opera Porta di Luce è stata inserita nella mappatura delle opere d’arte contemporanee della Regione Piemonte e questo apre al prosieguo di collaborazioni virtuose tra artisti del territorio e gli studenti che oggi frequentano il Liceo Artistico “Pinot Gallizio”

"Porta di Luce" rappresenta perfettamente questa sinergia tra arte e scuola e ha anche avuto il pregio di valorizzare - fortemente voluto dall’amministrazione Gatto - il giardino retrostante attraverso la collaborazione con l’architetto Ugo Costantino.

"Abbiamo inteso offrire agli studenti la possibilità di osservare e vivere l’area in modo diverso, guidati dalla luce e dall’ombra che ne definisce lo stile e il concept artistico e architettonico - dice Costantino -. L’intesa tra arte e architettura è stata soprattutto un’intesa umana tra di noi che ha portato l’esperienza oltre la mera attività lavorativa".

L'opera

Richiesta da tempo dalla cittadinanza albese, che desiderava la trasformazione di quel muro di cinta sormontato da filo spinato, l’opera Porta di Luce è il frutto della collaborazione delle ultime Amministrazioni cittadine, che hanno prima raccolto istanze e fondi e, infine, portato a conclusione il progetto.

Il progetto artistico, finanziato nell’ambito del Bando Distruzione della Fondazione CRC, mirato alla rigenerazione di spazi urbani in stato di degrado, nasce da un Bando di Idee, promosso dalla Città di Alba e vinto da Samuel Di Blasi e Ugo Costantino, che rivela il concept del progetto: "Nella sfida di ripensare la demarcazione tra due spazi urbani e temporali, abbiamo voluto far incontrare Arte e Architettura".

c.s.