Economia - 29 novembre 2024, 16:39

La vertenza Diageo sul palco torinese dello sciopero generale [VIDEO]

Secondo i sindacati adesione sino al 90% negli stabilimenti Acciaierie d’Italia, Sibelco, Caroni, Valeo e Nutkao, 65% alla Michelin e 60% alla Merlo

Alberto Allemandi, rsu Diageo allo sciopero torinese

Un momento del quale i 349 dipendenti di Diageo Operations Italy avrebbero fatto volentieri a meno quello che in chiusura del corteo tenuto oggi a Torino per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil ha visto i riflettori della protesta sindacale rivolgersi sulla vertenza aperta martedì nel grande stabilimento di Santa Vittoria d’Alba.

Chiamato sul palco di piazza Castello a illustrare la decisione della multinazionale inglese è stato Alberto Allemandi, Rsu dell’azienda di frazione Cinzano per conto della Flai Cgil, che ha terminato la serie degli interventi tenuti in piazza Castello prima che la manifestazione venisse chiusa dalla segretaria nazionale della Uil Vera Buonomo.

Negli stessi minuti a poca distanza, nel Grattacielo della Regione Piemonte, si svolgeva intanto l’annunciato confronto tra il governatore Alberto Cirio, i sindaci del territorio e una rappresentanza dell’azienda. Un primo confronto nel quale il leader mondiale nel comparto degli "spirit" ha ribadito la propria intenzione – "irricevibile" per i rappresentanti delle istituzioni locali – di arrivare alla definitiva chiusura dell’impianto ex Cinzano, ereditato per via di successive fusioni dalla Idv e prima ancora dalla società inglese Grand Metropolitan.

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Tornando allo sciopero, la Cgil registra l’alta adesione registrata in diverse realtà del Cuneese. 

Secondo la confederazione provinciale guidata dal segretario provinciale Pier Tomaso Bergesio l’adesione allo sciopero è stata del 95% alle Acciaierie d'Italia di Racconigi (100 dipendenti) e alla Sibelco di Robilante; del 90% alla Caroni di Cuneo (100 dipendenti), alla Valeo di Mondovì 560 dipendenti 90% e alla Nutkao di Govone; dell’85% alla Raicam di Mondovì (200 dipendenti); dell’80% alla Mec di Mondovì (75 dipendenti) e alla Profilmec di Racconigi (150 dipendenti); del 77% alla Bitron di Rossana (450 dipendenti); del 70% alla ITT di Barge; del 65% alla Michelin di Cuneo; del 60% alla Fonti di Vinadio e alla Merlo Spa di Cervasca (1.200 dipendenti), del 50% alla Sekurit Saint Gobain di Savigliano e del 40% alla Unifarma di Fossano.

Ezio Massucco - Video di Daniele Caponnetto