Le telecamere di sorveglianza del bar “La Chiocciola degli Angeli”, a Cuneo, lo avrebbero ripreso rubare il giubbotto al cameriere, ma, come sostenuto dal suo difensore, l’avvocato Fabrizio Di Vito, bisogna appurare che l’individuo filmato fosse davvero lui. Ad essere accusato di furto in tribunale a Cuneo è un trentacinquenne cuneese.
Quel giorno, era una domenica mattina di aprile e nel locale c’erano molti clienti: “Erano tutti nel dehor - ha spiegato il ragazzo derubato -. Nella sala interna non c’era nessuno. Ho iniziato il turno delle 10 del mattino. Quando ho finito, sono andato nella sala a recuperare la giacca ma non l’ho più trovata. Il martedì, poi, sono andato dal responsabile della sicurezza a chiedere di poter vedere i filmati. Ho scoperto che mi era stata rubata”.
Come spiegato dal giovane cameriere, che ha deciso di non ritirare la querela, quel giubbotto non avrebbe avuto un grande valore economico: “Non era nuovo. L'avevo indossato molte volte. Forse valeva un’ottantina di euro” - ha concluso. In aula anche il Carabiniere che prese visione del filmato. L’avvocato difensore dell’imputato ha contestato che il soggetto ripreso potesse effettivamente essere il suo assistito, in quanto le immagini non sarebbero nitide.