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Attualità | 04 dicembre 2024, 09:16

Il bilancio del 2024 per Barolo e Barbaresco: "Vini eleganti, raffinati e la quantità sarà buona"

Nonostante un’annata complessa, il presidente del Consorzio di tutela Sergio Germano racconta risultati importanti per il territorio, con un impegno costante per la promozione internazionale. "A Grandi Langhe, a fine gennaio, sono attesi 490 produttori"

Il 2024 si chiude come un’annata intensa e complessa per il territorio del Barolo e del Barbaresco, un anno caratterizzato da sfide climatiche e organizzative, ma anche da successi qualitativi e promozionali. Sergio Germano, presidente del Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, traccia un bilancio dettagliato di un anno che ha messo alla prova il comparto vitivinicolo, ma che è riuscito a portare risultati soddisfacenti.

"Nonostante le difficoltà del clima, possiamo dire che il 2024 ci ha regalato vini fini ed eleganti, con una personalità più orientata verso l’equilibrio e l’espressività aromatica rispetto alla concentrazione", afferma Germano. Le condizioni meteorologiche sono state particolarmente complesse, con un’estate caratterizzata da episodi di pioggia nelle fasi cruciali di maturazione delle uve tardive, come il Nebbiolo. "Due settimane di sole in più avrebbero sicuramente portato a vini più intensi, ma chi è riuscito a lavorare nei tempi giusti ha ottenuto ottimi risultati. È stata una questione di competenza, ma anche di capacità di cogliere le finestre di agibilità per interventi in vigna".

La stagione ha richiesto un notevole impiego di manodopera e una gestione oculata dei trattamenti e delle operazioni in vigna. "In molti casi si è trattato di correre contro il tempo, affrontando piogge che hanno reso complicato l’accesso ai vigneti. Tuttavia, la vendemmia è stata mediamente soddisfacente, con una qualità molto alta per le varietà precoci, che hanno beneficiato di condizioni climatiche più favorevoli".

Dal punto di vista quantitativo, Germano sottolinea una fertilità particolare per quest’anno, che ha permesso una buona resa complessiva, bilanciata con attenzione dai produttori. "Questi risultati dimostrano quanto il nostro territorio sia resiliente e capace di affrontare annate complicate grazie all’esperienza e alla dedizione di chi lo vive ogni giorno".

Oltre alla gestione agronomica, il 2024 è stato anche un anno importante per la promozione che fa da ponte per il futuro. Il Consorzio ha confermato e ampliato eventi chiave come Grandi Langhe, che si terrà alle Ogr di Torino, il 27 e 28 gennaio con la partecipazione di 490 produttori, inclusi alcuni provenienti da altre zone del Piemonte. "Abbiamo voluto offrire una visione più ampia delle denominazioni regionali, mantenendo però il focus sul cuore delle Langhe e del Roero. Quest’anno avremo anche una sala dedicata alla stampa, per permettere ai giornalisti di degustare in un ambiente ottimale".

Il lavoro di promozione internazionale includerà appuntamenti  importanti come il Barolo & Barbaresco World Opening ad Austin, in Texas, il 25 marzo 2025 con più di 150 produttori per presentare la nuova annata di Barolo e Barbaresco al trade americano, e la continuazione della Barolo Barbaresco Academy, "che offre masterclass e approfondimenti per far conoscere  in tutto il mondo i vini del nostro territorio e le denominazioni tutelate dal Consorzio". Germano evidenzia anche un crescente interesse per altre denominazioni come Langhe, su cui si faranno azioni mirate e incisive per accrescerne la presenza sui mercati internazionali. "Stiamo lavorando per dare maggiore visibilità a questa denominazione, che piace, ma che molti ancora non conoscono abbastanza. È una sfida importante per il futuro".

Daniele Vaira

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