Serve dare attenzione al comparto zootecnico di tutto il Piemonte. È quanto afferma Coldiretti Cuneo nel sottolineare che, nell’ambito del panorama agro-alimentare regionale, rappresenta un’eccellenza ed una componente fondamentale dell’economia.
In particolare, nella Granda, la zootecnia riveste un ruolo cruciale per il tessuto economico: la filiera bovina – evidenzia Coldiretti Cuneo – conta più di 4.000 aziende e 420.000 capi allevati, quella suinicola oltre 600.000 capi e 800 aziende, quella avicola quasi 7 milioni di capi e 450 aziende.
“In particolare alla Regione abbiamo sottolineato la problematica di numerosi allevamenti che, nella stagione estiva hanno praticato il pascolamento in montagna, e non hanno percepito l’anticipo della Domanda Unica 2024 insieme alla necessità di prevedere un incremento delle risorse disponibili relative al CSR 2023-2027 Interventi agro-climatico-ambientali, misura SRA30 Benessere animale, così da consentire un’integrazione del numero delle realtà produttive beneficiarie. Le nostre imprese non possono attendere marzo 2025 per cui va attivata una specifica procedura attraverso la quale sbloccare, in tempi molto brevi, la liquidazione del sostegno spettante o, in alternativa, riconosciuta una congrua quota a titolo di acconto”, spiega Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“La zootecnia si trova a dover affrontare questioni complesse e a far fronte ad emergenze, in primis di natura sanitaria e, conseguentemente, di mercato, che stanno incidendo in modo significativo sulla tenuta, generando preoccupazioni per quelle che potranno essere le prospettive future di continuità. Per questo è urgente un’azione di adeguata tutela e sostegno attraverso la quale accompagnare le imprese e creare i presupposti che possano permettere di superare la fase contingente. L’inefficienza di alcuni settori della pubblica amministrazione non può e non deve gravare sulle spalle delle nostre imprese”, aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.