Schegge di Luce - 08 dicembre 2024, 07:58

Schegge di luce: pensieri sui Vangeli festivi di don Maurizio Penna

Commento al Vangelo dell’8 dicembre, Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

A Lourdes il 25 marzo del 1858, la “Signora di Massabielle” svela finalmente il suo nome Bernadette Soubirous: «Io sono l’Immacolata Concezione»

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei (Lc 1,26-38).

Oggi, 8 dicembre la Chiesa celebra la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (Anno C, colore liturgico bianco).

A commentare il Vangelo della Santa Messa è don Maurizio Penna, Viceparroco della Cattedrale di Alba e dell’Unità pastorale del Centro storico, Direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale Giovanile e Vocazionale.

Amore, vita, valori, spiritualità sono racchiusi nella sua riflessione per “Schegge di luce, pensieri sui Vangeli festivi”, una rubrica che vuole essere una tenera carezza per tutte le anime in questa valle di esilio. Pensieri e parole per accendere le ragioni della speranza che è in noi.

Eccolo, il commento.

La Solennità dell’Immacolata ci invita a guardare a Maria Santissima, alla sua bellezza radiosa e raggiante, bellezza che riflette la luce del Signore Gesù.

L’Avvento è il tempo liturgico che ci prepara a contemplare la luce di Gesù Cristo che nasce nel mondo e che tornerà alla fine dei tempi.

Maria Santissima nel cuore dell’Avvento ci aiuta a scegliere la strada verso Betlemme. Ella ci accompagna e ci guida, perché è la Serva del Signore che si è rallegrata, perché Dio attraverso di Dio ha fatto entrare nel mondo il Figlio «Dell’altissimo, che regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il cui regno non avrà mai fine» (cfr. Lc II, 32).

La Vergine Immacolata, che parla di sé come della «Serva del Signore che lascia che la Parola di Dio si compia in Lei» (cfr. Lc II, 38), non tiene per sé i doni immensi che Dio le ha fatto, ma immediatamente dona tutta se stessa all’umanità per divenirne Madre.

La Solennità dell’Immacolata racchiude in sé, nel seno di una Vergine Madre, la luce della nascita di Cristo nel mondo, anticipa la luce della grotta di Betlemme, facendoci pregustare un Dio Bambino che si presenta ai pastori e ai Magi, ai più poveri e ai più sapiente. Questa festa liturgica, inoltre, come un lampo ci illumina sul mistero della Pentecoste, perché su Maria Santissima «Scenderà lo Spirito Santo e la potenza dell’Altissimo la coprirà con la Sua ombra» (cfr. Lc II, 35).

Infine, l’Immacolata ci anticipa quella che sarà la sorte dei beati alla fine dei tempi, avvolti nella luce del Cristo risorto e glorioso, re dell’universo.

Immacolata concezione, le origini della festa

Ogni 8 dicembre festeggiamo l’immacolata concezione. Un giorno speciale che dà il via, ufficialmente, alle festività natalizie in quanto per tradizione, proprio l’8 dicembre, si fa l’albero di Natale. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus”, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

Silvia Gullino