Se ti chiami Giulio Pinali e hai vinto un Europeo e un Mondiale qualcosa vorrà pur dire. Puoi anche iniziare la partita in modo disastroso mettendo a terra 2 punti su 11 palle, ma se poi cresci, ne scaraventi a terra 10 su 10 nel terzo e tieni su i compagni nel quarto, beh allora sei uno che fa la differenza. E l'opposto emiliano ha fatto veramente la differenza nella complicata, quanto sudata vittoria della MA Acqua S.Bernardo Cuneo sulla Banca Macerata Fisiomed. Una Macerata che nel primo e metà del secondo set ha fatto tremare i polsi ai ragazzi di Matteo Battocchio.
Soprattutto con il servizio, che sembrava un bazooka a a ripetizione, senza errori. Il merito di Cuneo è stato anche questo: trovare la pazienza affinché la forza fisica e tattica degli avversari in questo fondamentale si esaurisse: di lì in poi i piemontesi, che hanno avuto nella mano dell'esperto Sottile la carica in più, hanno iniziato a mettere le mani sulle partita.
Ognuno, alla fine, ha fatto il suo. Anche Felice Sette, in giornata decisamente complicata in attacco, ha lasciato l'impronta con battute tecniche in momenti topici del match. Poi Allik (54%), decisivo nel finale così come la coppia Codarin-Volpato che hanno alzato le barricate sottorete (13-7 il computo finale nei muri), ma ottimamente comportatosi anche in attacco.
"Macerata batte davvero forte e ci eravamo preparati su questo - il commento di Matteo Battocchio a fine gara - Ma loro ci hanno messo in grandissima difficoltà. Però è li che siamo stati forti nel prosieguo della partita. Sono contento per Pinali, sappiamo tutti che percorso ha fatto. Avere un Pinali in forma aiuta molto la squadra nelle situazioni di difficoltà".
A Giulio Pinali, ovviamente, è andato il premio di Mvp della giornata: "Avevamo un po' di spiriti addosso, ma siamo stati bravi a riprenderci e cambiare mentalità. Sono contento della mia prestazione, ho cercato di dare una mano il più possibile. Da una piccola scintilla di ogni compagno può partire grande energia in tutti".
Contratta, con la battuta spuntata (0 punti e 5 errori) e soprattutto tanto fallosa in ricezione (30% di doppia positiva) e difesa. Cuneo parte così in avvio di partita e in un batter di ciglia Macerata vola 3-6 costringendo Battocchio a fermare per la prima volta in gioco. Il minuto di pausa non rigenera i suoi che continuano a subire il servizio avversario con il muro biancorosso il quale, invece, va a nozze sull'attacco timido dei piemontesi (36%): sul 4-10, muro di Fall su Sette, lo schiacciatore ex Porto Viro finisce in panchina sostituito da Malavasi. Pinali prova a dare una mini scossa ai suoi recuperando un break (6-10), poi però un attacco di Klapwijk e un errore dello stesso opposto piemontese (18%, percentuale da brividi con 2 punti su 11 attacchi) portano i marchigiani al doppiaggio: 7-14 e secondo time out di Cuneo. È la fiera degli errori (9) (e degli orrori) in casa piemontese: la palla out sul primo tempo di Codarin vale l'8-16 per Macerata, che domina e va a vincere agevolmente il set. Set ball (17-24) sull'ennesimo errore di Allik, poi arriva il muro di Berger su Pinali chiude i conti 17-25.
Non è certamente la miglior Cuneo neppure quella che si vede nel secondo set. La battuta continua a non mordere (0 punti, 6 errori) e l'attacco, pur miglior rispetto il primo, non è di quelli monstre (40%). Funziona il muro (3), ma è ancora troppo poco per vedere un bel gioco. Nonostante ciò, la squadra di casa che finalmente riceve meglio (71%, 50% di doppia positiva) trova il break sul 9-7, attacco di Allik. C'è l'immediato pareggio marchigiano da parte di Valchinov che piazza il terzo ace di squadra per Macerata, ma i biancoblu riescono a controllare l'andamento del gioco: vantaggio di +3 sul 19-15 grazie al doppio break sul punto di Pinali (meglio in questo parziale, 43%) e l'errore di Ottaviani, poi un brivido sulla schiena dei presenti quando i biancorossi si riavvicinano pericolosamente (21-20) per l'invasione fischiata ad Allik. Il muro di Sette (grande assente, appena 12% in attacco) su Klapwijk che poi sbaglia anche l'attacco successivo ridanno fiato alla manovra piemontese (24-20): chiude l'attacco in primo tempo di Codarin. Dall'altra parte della rete, Macerata si esprime sicuramente meglio dalla linea dei nove metri, mentre Marsili si affida giustamente ad un Ottaviani quasi infallibile (8 su 11, 73% in attacco).
Cresce finalmente la pressione di Cuneo nel terzo parziale, soprattutto in attacco: i biancoblu sfruttano il momento favorevole dell'opposto Pinali, che fa registrare un rotondo 100% con 10 punti su altrettanti attacchi. Eccola, la differenza. E Macerata va in affanno. Il set si spezza nei tre break conquistati da Pinali, che porta la MA Acqua S.Bernardo avanti 14-12, poi 16-13 e 18-14. Un gap che i marchigiani non colmano più, anzi: il muro (3-0 il confronto di squadra nel set) di Sottile su Ferri dà un ulteriore vantaggio ai padroni di casa sul 19-14. La strada per Cuneo si fa in discesa: chiude ancora Codarin con un primo tempo (25-18). Dall'altra parte della rete Marsili prova a distribuire il gioco più uniformemente potendo contare finalmente su un apporto maggiore dell'opposto Klapwijk (58%) nei primi due parziali in difficoltà, ma non è sufficiente.
Nel quarto parziale si è capito subito che i biancorossi marchigiani erano ormai in carenza di ossigeno. Nonostante siano rimasti aggrappati agli avversari fino al muro di Sette su Klapwijk, che ha dato il break ai biancoblu sull'8-6. Di lì in poi Macerata si è arresa: Pinali l'ha cacciata indietro di quattro lunghezze sul 12-8, poi due fucilate di Allik hanno incrementato il vantaggio fino al 16-9. All'estone anche l'onore di firmare l'attacco del match ball (24-17) ed il muro finale su Cavasin.