Un viaggio straordinario nella celebrazione del patrimonio naturale, habitat del più prezioso tra i prodotti della Terra: l’edizione 2024 della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la 94ª, si è conclusa oggi, confermandosi ancora una volta come un appuntamento di riferimento mondiale, unico per storicità, durata, garanzie offerte e ricaduta economica, con la capacità di rinnovarsi a ogni edizione. Il tema "Intelligenza naturale", che ha esplorato il rapporto tra tecnologia e natura, ha affascinato migliaia di visitatori – circa 90.000, in linea con la passate edizioni –, unendo riflessioni sul futuro alle suggestioni regalate dal Tuber magnatum Pico, in un’edizione che ha visto un andamento inedito nello sviluppo dell’offerta durante la stagione, che ha stimolato ancor di più il dibattito sulla necessità di agire per la manutenzione degli ambienti tartufigeni e la piantumazione di nuove alberi.
Un dato più che significativo riguarda la provenienza dei visitatori della manifestazione: a varcare la soglia del Mercato mondiale del Tartufo Bianco d’Alba – all’interno del Cortile della Maddalena, unitamente alla rassegna Albaqualità, con un allestimento del tutto rinnovato – sono arrivati turisti da 70 Paesi nel mondo, sfiorando il 70% di partecipazione di stranieri alle esperienze proposte dalla Fiera (cooking show in particolare, sempre andati sold out). Tra i Paesi che hanno fatto registrare presenze importanti – oltre al turismo di prossimità da Svizzera, Germania, Francia e dal consolidato mercato europeo –, a fare la parte del leone sono stati gli USA. Tanti i viaggiatori da Corea del Sud e Giappone, con presenze anche da Hong Kong e Taiwan, Australia, Brasile e Repubblica Sudafricana, per citare i principali. Grande successo anche per la Scuola di cucina al Castello di Roddi, i Laboratori del gusto e gli Atelier della pasta by Fantolino in Sala Fenoglio, apprezzatissimi dal pubblico statunitense, le analisi sensoriali del Tartufo Bianco d’Alba al MUDET e le wine tasting.
A confermare un format ormai consolidato – seppure con una data inedita, visto lo spostamento dell’avvio della stagione della cerca dal 21 settembre al 1° ottobre, decretato a livello regionale per far fronte al cambiamento climatico –, il Capodanno del Tartufo, che nella “Notte del debutto” moderata da Edoardo Vigna, direttore di Pianeta 2030, ha visto la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha dialogato con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Montagna (con delega a Biodiversità e Tartuficoltura) Marco Gallo, il direttore del Centro Nazionale Studi Tartufo Mauro Carbone e lo chef Enrico Crippa.
Alla sua quarta edizione, l’appuntamento con “Sostenibilità Incrociate”, in una formula completamente rinnovata, aperta martedì 29 ottobre con un Convegno organizzato dal Centro Nazionale Studi Tartufo presso il Palazzo Mostre e Congressi, dal titolo: “Forza e fragilità della filiera del Tuber magnatum Pico. Ricerche e buone pratiche, insieme alla Comunità della Cerca e cavatura del Tartufo in Italia”. Quindi, presso la Chiesa di San Domenico, coinvolgendo anche i giovani degli istituti scolastici del territorio, l’installazione artistica “From stone to spoon”, studiata e ideata da Wooding Wild Food Lab per celebrare l’evoluzione della storia del cibo, inaugurata con il panel che ha visto protagonista l’antropologa culturale Valeria Margherita Mosca, la biologa e nutrizionista Giulia Micozzi e David Scatolla, responsabile dei volontari della Fondazione Cotarella, che promuove e sostiene stili di vita, abitudini, studi e cure improntate a un’alimentazione sana ed equilibrata e in sintonia con la Natura. A chiudere la due-giorni, presso il Teatro Sociale Busca, Samuel Romano accompagnato dallo chef Diego Rossi, che hanno condiviso il palco lavorando in contemporanea, ciascuno dedicandosi alla propria arte con una vicendevole ispirazione.
Quarta edizione anche per il premio “Dawn to Earth”, organizzato in collaborazione con il curatore gastronomico Paolo Vizzari, che ha visto premiata la chef Manoella Buffara del ristorante “Manu” di Curitiba, in Brasile, nei 50 Best dell’America Latina, aggiungendo il suo nome nell’albo d’oro del riconoscimento insieme ai colleghi Norbert Niederkofler, Chiara Pavan e Francesco Brutto e Andreas Caminada.
Parlando di giovani, autentici protagonisti di questa edizione, il progetto delle “Eccellenze del Piemonte in Vetrina” (progetto ideato in partnership con Visit Piemonte, promosso dalla Regione) ha coinvolto gli studenti degli istituti alberghieri piemontesi, che hanno avuto l’opportunità di immergersi nel mondo del Tartufo Bianco d’Alba con le analisi sensoriali condotte dai giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo. A chiudere il progetto, presso il Truffle Hub di Roddi, l’evento “Intelligenza Naturale versus A.I.”, esplorando le nuove frontiere dell'intelligenza artificiale applicata al Turismo Food&Wine, in compagnia dello chef virtuale Paolo, sviluppato in partnership con Relatech S.p.A.
Un capitolo a parte meritano, quindi, gli appuntamenti legati al folklore, che nel primo weekend di ottobre – grazie al lavoro della Giostra delle Cento Torri e dei volontari dei nove Borghi albesi – hanno arricchito il calendario degli eventi con la Rievocazione storica in costume e con il Palio degli Asini: il capitolo legato alla tradizione ha visto anche la riproposizione del Baccanale dei Borghi, con lo street food dei borghi albesi, che ha fatto rivivere le atmosfere medievali in tutto il centro storico cittadino.
Tra gli appuntamenti ormai consolidati, il ricchissimo calendario dei cooking show proposti in Sala Beppe Fenoglio, con tantissimi chef stellati dall’Italia e dal mondo, affiancati in sala dai giovani studenti di Alba Accademia Alberghiera: 38 gli eventi proposti, sempre sold out, dedicati ai gourmet che da tutto il mondo hanno voluto sperimentare le migliori combinazioni tra la cucina d’eccellenza e il Tuber magnatum Pico.
Sempre più che apprezzate le Cene insolite, eventi eccezionali organizzati in scenari fuori del comune, con le proposte culinarie di chef di fama internazionale: tra le altre, oltre quelle presso il Teatro Sociale “Busca” di Alba, di particolare suggestione è stata quella proposta presso il Forte di Bard, in Valle d’Aosta, sperimentando il connubio perfetto tra due eccellenze della tavola come Tartufo Bianco d’Alba e Fontina DOP, in virtù del Protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione Valle d’Aosta, con il coinvolgimento di diversi partner per la promozione dei rispettivi prodotti di eccellenza.
Un ruolo centrale ha poi svolto quest’anno il Truffle Hub di Roddi, ospitando cene, eventi e corsi di cucina. Grande novità di quest’anno, la collaborazione con Barolo & Castles Foundation, che ha proposto esperienze culturali con visite guidate del Castello culminate in suggestivi pranzi presso la pertinenza del maniero. All’interno del Castello, in una delle più belle scuole di cucina italiane, i corsi teorico-pratici di cucina, ogni lunedì mattina, mentre al venerdì le chef Margherita Giampiccolo e Anna Buganè si sono alternate per insegnare ai partecipanti alcune celebri ricette della tradizione piemontese. Il maniero, infine, è stato meta delle Passeggiate Gourmet organizzate da Confartigianato Cuneo, con uovo, tartufo e vino ad accogliere i partecipanti alle camminate.
Sull’asse “Truffle and Wine”, rinforzando il connubio vincente tra Tartufo Bianco d’Alba e grandi vini piemontesi, si è consolidata la partnership con il Consorzio Alta Langa DOCG e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, impreziosita dalla collaborazione con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa per accogliere in Fiera produttori e vini dell’Etna, in un weekend dedicato. Sempre in tema di vino, non è mancata la storica proposta della Wine Tasting Experience, così come la collaborazione con La Vendemmia, uno degli eventi più attesi dell’autunno milanese, ideato e promosso da MonteNapoleone District. Ancora, la prima volta delle Grandi Masterclass di Falstaff Italia, organizzate dall’ATL Langhe Monferrato Roero in collaborazione con la prestigiosa rivista Falstaff Italia, e i banchi d’assaggio e le degustazioni guidate de “I grandi terroir del Barbaresco e gli altri volti del nebbiolo”, evento a cura di Go Wine. Infine, la quarta edizione di “Barolo en Primeur”, asta internazionale a fini benefici – organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, insieme alla Fondazione CRC Donare in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani – a sostegno di progetti di utilità sociale, tenutasi nella scenografica location del Castello di Grinzane Cavour.
Quest’ultimo, inoltre, è stato protagonista dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba, giunta alla sua XXV edizione, nel corso della quale sono stati raccolti 400.000 euro, interamente destinati a progetti benefici, con il lotto finale volato a Hong Kong – vincendo la concorrenza delle altre sedi collegate di Singapore, Vienna, Francoforte e Bangkok –, battuto per 140.000 euro.
Di grande qualità anche l’esemplare da 565 grammi di peso – con ottima struttura e assoluta freschezza, originario della Valle Bormida, dai profumi nobili di aglio, miele e con una marcata nota finale di fungo – proposto da TartuFAYE e premiato da Reale Mutua con il riconoscimento di Tartufo Reale, mentre per tutti i bambini è stato riproposto l’allestimento dell’area Alba Truffle Bimbi, presso il Palazzo Mostre e Congressi intitolato a Giacomo Morra.
Sul fronte solidarietà e inclusione, invece, di grande suggestione è stata la cena presso l’Osteria sociale Montebellina di Alba (gestita dalla cooperativa Progetto Emmaus insieme a “Coj – More than food”), con i piatti a base di Tartufo Bianco d’Alba cucinati dallo chef stellato Ugo Alciati insieme al personale del locale.
Tra gli altri partner della manifestazione, oltre al Consorzio di Promozione e Tutela del Prosciutto Crudo di Cuneo DOP, da segnalare la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Camera di Commercio di Cuneo, Confartigianato Cuneo con le proposte dei “Creatori di Eccellenza” e le Passeggiate Gourmet, Confagricoltura Cuneo e Coldiretti Cuneo, la località sciistica svizzera di Verbier insieme alla Barry Foundation of the Grand-St-Bernard di Martigny, la Birra Menabrea in abbinamento ai migliori formaggi Botalla, le uova targate Fantolino e la Regione Valle d’Aosta, con le sue fontine e i suoi vini, il rapporto di partnership tra la Fiera ed Ein Prosit e la collaborazione con Casa Artusi di Forlimpopoli.
Un ulteriore capitolo meritano gli appuntamenti legati alla cultura del Tartufo, con il convegno Tuber Next Gen – organizzato congiuntamente da Regione Piemonte, Città di Alba, Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Centro Nazionale Studi Tartufo e Unione della Associazioni Trifulau Piemontesi – per discutere del presente e soprattutto del futuro del Tuber magnatum Pico e di tutta la filiera.
Un ricco calendario di eventi culturali e artistici ha fatto da corollario alla Fiera, con la XIV edizione del Premio Lattes Grinzane, la mostra organizzata dalla Fondazione Ferrero dal titolo Giuseppe Penone. Impronte di luce, l’esposizione della Madonna della Bocciata di Pietro Cavallini, ospitata presso Palazzo Banca d’Alba, concerti, eventi e manifestazioni sportive, oltre agli appuntamenti proposti dall’ATL Langhe Monferrato Roero.
Ancora, le manifestazioni in piazza, tra le quali Albaromatica, Ama la carne, Nocciola Piemonte IGP delle Langhe dalle colline dell’Alta Langa, Langhe e Roero in piazza… con la Granda, Confartigianato - Villaggio dei creatori d’eccellenza, Coldiretti - Campagna Amica Day, Made in Fest - Confindustria Cuneo, Mercato di CIA - Confederazione Italiana Agricoltori, Mercato della Terra Slow Food e la Grande Rassegna di Bovini piemontesi di sottorazza albese della coscia.
Infine, il sound branding realizzato per la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba dal compositore Filippo Cosentino - Dragonfly Music Studio, ispirato alle caratteristiche del pregiato fungo ipogeo, mentre all’identità olfattiva della Fiera ha pensato Euthalia Fragrances in collaborazione con l’Ente Fiera di Alba e Round, firmando un nuovo oggetto per il Kit del Tartufo Bianco: la collezione di design si è arricchita grazie a Bianco d’Alba, una fragranza ambiente all’insegna di accordi sofisticati e avvolgenti che evocano l'autenticità e la bellezza di una terra straordinaria.
LE DICHIARAZIONI
“Concludiamo un’edizione della Fiera con grandi risultati, che rafforza il ruolo di Alba e delle colline di Langhe, Roero e Monferrato come destinazione d’eccellenza per un turismo di qualità, sempre più apprezzata a livello internazionale. Prova ne è il fatto che il 70% di chi sceglie le esperienze proposte è straniero, arrivando da ogni parte del mondo – afferma la presidente della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena –. Tuttavia, per continuare a offrire le suggestioni che solo il Tartufo Bianco d’Alba è in grado di regalare, appare sempre più chiara l’esigenza di tutelarne l’habitat: questa resta per noi una priorità assoluta ed è sempre più urgente mettere in campo azioni di tutela e salvaguardia degli ambienti tartufigeni. Tutte queste azioni da intraprendere, coerentemente con il tema dell’Intelligenza naturale, oltre a contribuire a preservare la presenza del Tartufo nel futuro garantiscono la biodiversità e, senza alcun dubbio, portano beneficio al benessere psicofisico degli esseri umani e di tutto il Pianeta”.
“È stata una Fiera importante, di alto livello, che ha saputo rispettare le aspettative – dichiarano il sindaco della Città di Alba Alberto Gatto e la vicesindaco con delega al Turismo, Caterina Pasini –: come nuova Amministrazione siamo saliti in corsa su un treno già ben avviato e per questo dobbiamo ringraziare l’Ente Fiera, la presidente Liliana Allena e il direttore Stefano Mosca e tutte le persone che lavorano tutto l’anno per questi risultati. La Fiera da anni ormai è un’occasione di collaborazione tra le realtà cittadine e senza questo spirito sarebbe impossibile raggiungere questi traguardi: per questo un grazie va anche all’Associazione Commercianti Albesi e alla Giostra delle Cento Torri, un binomio capace di garantire ospitalità e servizi di prima classe con il folklore tanto amato da noi Albesi. Un dato che ci rende veramente orgogliosi è il numero di Paesi di provenienza dei visitatori: abbiamo attratto turisti da più di 70 Paesi e questo significa che anche quest’anno, e sempre di più, con la Fiera, Alba si posiziona tra le mete turistiche più ambite del mondo”.
“Come sempre i numeri danno la misura di un successo e quelli della 94ª edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba sono ancora una volta la conferma di un format che continua ad attrarre molti turisti dall’estero garantendo un’importante vetrina internazionale al Piemonte. Accanto alla promozione la Regione è impegnata nella difesa del Tartufo, prodotto assai sensibile ai cambiamenti climatici, con tutta una serie di misure, prima fra tutte quella della raccolta posticipata, molto apprezzata dai trifolao” dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con l’assessore alla Biodiversità e Tartuficoltura Marco Gallo, l’assessore al Turismo Marina Chiarelli e l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni.