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| 10 dicembre 2024, 14:18

Caos in Consiglio comunale ad Alba: il caso Giri-Bolla si conclude con una nota di biasimo

Il provvedimento sarà notificato dal presidente del consiglio comunale Maurizio Marello, insieme alle motivazioni entro il 14 dicembre. Il capogruppo dei Fratelli d’Italia critica, intanto la gestione della maggioranza e si prende ancora del tempo per riflettere su eventuali azioni legali

Caos in Consiglio comunale ad Alba: il caso Giri-Bolla si conclude con una nota di biasimo

Si chiude con una nota di biasimo la vicenda che ha infiammato il Consiglio comunale di Alba, lo scorso 28 novembre, quando il consigliere Luciano Giri (PD) aveva apostrofato il collega Emanuele Bolla (FdI) “pedofilo” durante la discussione sulla sesta variazione al bilancio. Il commento, pronunciato, al di fuori del dibattito, in risposta a critiche di Bolla sulla gestione delle politiche giovanili, aveva suscitato indignazione e interrotto i lavori per oltre mezz’ora.

 La conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del Consiglio comunale, Maurizio Marello, ha portato alla decisione di non istituire un comitato di consiglieri per ulteriori accertamenti, ritenendolo superfluo. “Gli eventi sono già stati acclarati e non vi è necessità di ulteriori approfondimenti,” ha dichiarato Marello. In base all’articolo 104 del Regolamento del Consiglio Comunale, il presidente ha quindi disposto una nota di biasimo nei confronti di Giri, che sarà notificata entro il 14 dicembre e accompagnata da una motivazione ufficiale.

 Emanuele Bolla ha espresso apprezzamento per la gestione istituzionale di Marello: “Il presidente si è mosso con fermezza e imparzialità, tutelando il buon nome e l’immagine del Consiglio comunale. Non ho nulla da eccepire sul suo operato”. Tuttavia, ha mantenuto una posizione critica nei confronti di Giri e della maggioranza: “Sulla pedofilia non si può fare ironia. Mi chiedo come una persona che fa un’affermazione del genere possa rimanere in Consiglio”.

 Bolla ha inoltre sottolineato che il commento di Giri, volto a screditarlo, abbia indirettamente messo in discussione l’assessora Giulia Vignolo, ventiduenne responsabile delle politiche giovanili: “Il riferimento all’immaturità appare come un giudizio implicito sull’assessora, scelta dal sindaco per un incarico di grande responsabilità. È una contraddizione che mette in discussione l’intera maggioranza”.

 Non ha risparmiato critiche al sindaco Alberto Gatto, evidenziando come il mancato intervento diretto del primo cittadino sollevi interrogativi sulla gestione politica della maggioranza: “Il consigliere Giri fa parte della squadra del sindaco. Mi chiedo se il sindaco ritenga accettabile che un suo consigliere faccia simili affermazioni e, di conseguenza, possa continuare a rappresentare i cittadini in Consiglio”.

Il primo cittadino, da parte sua, aveva condannato fermamente l’episodio, invitando a un maggiore senso di responsabilità: “Serve rispetto per le istituzioni e per i cittadini. Auspico che i prossimi Consigli si svolgano con la serietà dovuta”.

Con il biasimo istituzionale formalizzato, la vicenda si sposta ora sul piano personale. Bolla non esclude azioni legali, dichiarando: “Sto riflettendo con attenzione. Non intendo agire frettolosamente”.

d.v.

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