Attualità - 11 dicembre 2024, 12:43

Alba, cinquanta ecovolontari in campo per la Fiera del Tartufo: un modello di cittadinanza attiva per il 2025

Turni organizzati, nuove strategie e un gruppo da stabilizzare: l’assessore Cavallo traccia un bilancio e guarda al futuro

Durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, la sostenibilità si è fatta strada grazie a un gruppo di 50 volontari, parte di un progetto che ha unito impegno civico e innovazione. Organizzati su turni durante i week end della Fiera, i volontari hanno presidiato i punti nevralgici della città, garantendo una gestione efficace dei rifiuti e prevenendo fenomeni di accumulo.

“Il bilancio è estremamente positivo”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Roberto Cavallo. “Oltre 50 persone hanno dedicato il loro tempo per migliorare la gestione dei rifiuti, contribuendo a ridurre gli accumuli che in passato creavano disagi in alcune zone critiche". Grazie alla mappatura preventiva e alla disposizione di contenitori aggiuntivi in punti strategici, come Piazza Rossetti, Piazza Garibaldi e l’asse principale di via Maestra, è stato possibile intercettare i rifiuti prima che diventassero un problema.

Il progetto è stato strutturato con precisione. I volontari, riconoscibili grazie a giubbotti ad alta visibilità con lo slogan “Differenziare naturale”, si ritrovavano per un breve briefing prima dell’inizio del turno. Venivano poi dislocati in coppia su una dozzina di postazioni. Ogni turno era coordinato tramite un gruppo WhatsApp, che permetteva ai volontari di segnalare eventuali criticità e ricevere indicazioni in tempo reale. “Sono andati anche oltre i compiti assegnati,” ha spiegato Cavallo. “In alcuni casi si sono offerti di svuotare cestini in aree non presidiate o di risolvere situazioni specifiche segnalate dai cittadini”.

L’iniziativa non si è limitata alla gestione dei rifiuti. La presenza dei volontari ha avuto un impatto diretto sul comportamento dei visitatori, favorendo una maggiore attenzione al decoro urbano. “Molti turisti venivano spontaneamente a chiedere indicazioni su dove gettare i rifiuti o a spegnere correttamente le sigarette nei punti indicati,” ha sottolineato l’assessore. “Azioni semplici, ma che fanno la differenza”

Guardando al futuro, Cavallo ha annunciato l’intenzione di stabilizzare il gruppo, trasformandolo in una rete di cittadini attivi. “Non vogliamo creare un’altra associazione, ma un modello flessibile ispirato alle esperienze di cittadinanza attiva viste in Europa, specialmente in Francia”, ha spiegato. L’idea è coinvolgere chiunque voglia dedicare anche solo poche ore per iniziative puntuali, ampliando così la rete di volontariato della città, già composta da oltre 80 associazioni.

Il successo di questa esperienza guarda già al 2025, con l’obiettivo di riproporre il progetto durante eventi futuri come Vinum e la prossima edizione della Fiera del Tartufo. “I volontari stessi hanno manifestato il desiderio di continuare. È una base solida su cui costruire”, ha concluso Cavallo.

Daniele Vaira