La Consulta per la Realizzazione delle Pari Opportunità del Comune di Alba ha inaugurato un nuovo mandato con la prima seduta, durante la quale sono stati eletti Silvia Moglia, del Partito Democratico, come Presidente, Laura Vaschetto, rappresentante dell’Associazione Mai + Sole, come vice presidente, e Giacomo Biasotti, membro dell’Associazione Genitori Montessori, come segretario. I componenti resteranno in carica fino alla scadenza del Consiglio comunale.
"La Consulta è uno strumento fondamentale per promuovere le Pari Opportunità nel nostro Comune. Lavoreremo per coinvolgere le donne in ogni aspetto della vita pubblica e sociale, ma ci occuperemo anche di tematiche che spaziano dal mondo giovanile al lavoro e alla disabilità, con un’attenzione particolare alla disabilità psichiatrica", la prima dichiarazione di Silvia Moglia, che ha inoltre sottolineato l’importanza di un approccio collettivo: "È un lavoro di squadra, con gruppi specifici che affronteranno temi diversi nei prossimi cinque anni. La presenza di giovani e professionisti qualificati renderà il nostro operato particolarmente stimolante. Sono molto contenta delle persone che faranno parte di questo progetto".
La Consulta, istituita nel 1994 e riformata nel 2005, partecipa alla programmazione dell’Amministrazione comunale con l’obiettivo di creare effettive condizioni di pari opportunità. Si impegna a favorire la partecipazione delle donne alla politica, all’economia e alla vita sociale, proponendo iniziative per conciliare la vita familiare con l’impegno pubblico e professionale, e promuovendo progetti per superare le discriminazioni, anche indirette. La nuova presidenza punta a mantenere un dialogo costante con le cittadine, raccogliendo istanze e proponendo soluzioni inclusive.
Gli incontri saranno organizzati a cadenza bimestrale, ma potranno intensificarsi in occasione di eventi significativi come il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, o le iniziative dedicate al mese di marzo. Moglia ha concluso ribadendo l’impegno verso un cambiamento culturale che metta al centro il rispetto e l’uguaglianza di genere.