Nella frazione Bandito di Bra il Governatore del Piemonte Alberto Cirio ha ricevuto le 2mila firme che il Comitato spontaneo dei residenti - rappresentato dalla signora Danila Rivoira - ha raccolto per opporsi alla proposta di apertura nei locali dell’ex ricovero dell’Immacolata di un CAS (Centro Accoglienza Straordinaria per immigrati) segnalando l’assoluta non idoneità del luogo. Attualmente la pratica risulta sospesa perché il Prefetto di Cuneo Savastano Mariano ha riconosciuto le potenziali criticità di questa localizzazione. “Continueremo a monitorare la situazione insieme al senatore Giorgio Maria Bergesio, al vicepresidente del consiglio regionale Francesco Graglia e ai consiglieri comunali del centro-destra braidese a tutela di tutti i cittadini della frazione Bandito di Bra - ha dichiarato Alberto Cirio durante l’incontro con i cittadini e le rappresentanze cittadine.
Alla consegna delle firme erano presenti il Senatore Giorgio Maria Bergesio insieme agli esponenti del gruppo di centro-destra del consiglio comunale di Bra. L’opposizione all’apertura del CAS non è mai stata di natura ideologica, bensì motivata da preoccupazioni concrete relative alla sostenibilità e alla sicurezza del territorio. La concentrazione di persone in un’unica grande struttura avrebbe generato infatti problematiche sociali e logistiche, vanificando gli sforzi di integrazione già concretizzati.
"Vogliamo esprimere la nostra sincera riconoscenza al Governatore del Piemonte Alberto Cirio, al Prefetto di Cuneo Savastano Mariano, al Senatore Giorgio Maria Bergesio e a tutti cittadini che si sono mobilitati attivamente per il bene della frazione - ha affermato Danila Rivoira, rappresentante del Comitato per il No al CAS di Bandito. Un ringraziamento particolare va anche a tutti i commercianti della città che si sono resi disponibili a divulgare e sensibilizzare l’intera popolazione su questo tema. Grazie a tutti coloro che, a qualsiasi livello, hanno sostenuto questa pacifica battaglia per il bene della nostra comunità".