Udite, udite: il Grinch, il mostriciattolo tutto pelo creato nel 1957 dallo scrittore statunitense Dr. Seuss, esiste davvero! Un sogno (un incubo?) che si è materializzato, invece che in cima al Monte Crumpit, a Farigliano, grazie a Barba Brisiu e alla sua scultura in legno del solitario guastafeste con un cuore “di due taglie più piccolo”, che osserva la vita dei Chinonsò, bramando di rubare loro la festività e le celebrazioni del Natale.
Gli elfi ben informati ci raccontano che sono frequenti le incursioni notturne tra le abitazioni e i dispetti del Grinch sono tutti ai danni di Babbo Natale. Nel tentativo di rabbonirlo, siamo andati ad intervistarlo. Un caloroso applauso signore e signori!
Salve, signor Grinch.
«Dai muoviti! Che cosa vuoi sapere?».
Ok, parliamo del Natale... La festa più amata dell’anno sta per arrivare, si sta preparando?
«Certo! Sono già pronto a rubare tutti i vostri ridicoli regali da sotto i vostri ridicoli alberi!».
Perché ha deciso di rovinare il Natale?
«Perché quest’anno è previsto un Natale quattro volte più grande del solito e quindi sono corso a rovinarlo».
Il prossimo anno verrà anche a Bra per un Caffè letterario?
«Chissà se il prossimo anno ci sarà ancora il Natale».
Cosa!? Ma è ritornato ad odiare il Natale?
«Ho sempre e solo fatto finta di essere cambiato... ed ora te lo dimostrerò!».
La voce del Grinch si fa più acuta, la creatura verde si strofina le mani e viene verso di me. Oh nooo aiutooooo!
«Così impari a non farti più gli affari miei!».
Appare il cartello: «Trasmissione interrotta».