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Attualità | 25 dicembre 2024, 07:00

Gli anziani e il Natale... un viaggio tra emozioni e ricordi

Ci siamo fatti raccontare i ricordi del Natale di un tempo, anche per riflettere un po'

Cinzia Dutto con la signora Albertina, che ad aprile ha compiuto 100 anni

Cinzia Dutto con la signora Albertina, che ad aprile ha compiuto 100 anni

Durante le festività natalizie spesso ci concentriamo su regali, decorazioni e cene elaborate. Ma cosa rappresenta davvero il Natale? Per scoprirlo ho deciso di dare voce a chi ha vissuto molteplici Natali portando con sé ricordi preziosi insegnamenti senza tempo: gli anziani.

Sul mio profilo Instagram,  ho raccolto testimonianze di uomini e donne che hanno condiviso emozioni, riflessioni e aneddoti sul significato delle festività natalizie. Ne è emerso un ritratto autentico e toccante del Natale, lontano dalla frenesia consumistica odierna e ricco di valori profondi.

Molti intervistati hanno evocato le feste della loro infanzia, spesso vissute in tempi di ristrettezze economiche, come Mariuccia, classe 1943, che ricorda un Natale povero, con un mandarino in dono e a volte nemmeno quello (qui trovi il video).  

 

Oppure Lucia, nata nel 1948, che si ricorda il Natale in una bottega di paese dove tutto era venduto sfuso e poche famiglie si potevano permettere qualche fetta di affettato, una piccola bottiglia di olio e si iniziavano a fare i primi pacchetti regalo. 
(qui il video). 

 

 

Anna, del 1939, ricorda un momento speciale, quando in dono ha ricevuto alcune pentoline. Ancora oggi, dopo tanti anni, gli occhi le si illuminano e il ricordo è chiaro e concreto. Lei ci fa riflettere su come, un tempo, ci fosse ancora stupore e meraviglia per quello che si riceveva (qui il video)! 

 

Elio, 1938, si ricorda un piattino con dentro qualche caramella, un arancio, un mandarino e un omino fatto con il pane, un dolce fatto solo nelle feste che per lui era una cosa meravigliosa. Il panettone non c’era e per pranzo, se si riusciva, si mangiavano gli agnolotti della festa (guarda qui il video). 

 

 

Per Bruno, del 1948, un ricordo che fa sorridere. Il Natale più bello ha ricevuto un paio di sci, in legno, molto pesanti e adatti alla discesa, ma con gli attacchi da fondo. Ride oggi ricordando quel momento, anche perché, di solito, venivano regalati solo oggetti utili, principalmente vestiario. Collegati qui per ascoltare le sue parole.

 

Il Natale come valore universale

Natale è, oggi e per me, incontrare queste persone, donare il mio tempo e avere un po' del loro: è stato un grande regalo. Sono salita all'ospedale di Vernante e ho incontrato la maestra Albertina, del 1924, che ha compiuto 100 anni ad aprile.

Era sulla sua poltrona preferita e faceva maglia. Una lucidità incredibile, sarei stata ore ad ascoltarla. Mi ha raccontato del suo Natale semplice e di come lei era felice per i piccoli doni che riceveva. C’era poco, ma si era felici e non si avevano grandi desideri, ci si accontentava di ciò che si aveva (per conoscere Albertina guarda qui).
 

Ho avuto il piacere di intervistare anche Guido 1929. Le sue parole pacate e malinconiche mi hanno fatto capire come nella sua descrizione di un Natale senza radio o Tv o cellulari tutto era sostituito da dialogo, amicizia e rapporti umani (qui il video). 
 

Queste testimonianze, raccolte in brevi video pubblicati sul mio profilo Instagram, non sono solo una celebrazione delle feste, ma un invito a fermarsi, ascoltare e riflettere. Perché il Natale, al di là delle luci e dei pacchetti, è soprattutto un’esperienza umana fatta di ricordi, emozioni e condivisione.


Buone Feste! 

Cinzia Dutto

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