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Attualità | 26 dicembre 2024, 07:01

Bra, approvate le nuove norme per l’assegnazione degli orti urbani

Recepito il diritto di prelazione. Il consigliere Raimondo Testa: “Sono un’istituzione a cui teniamo molto, utile alla comunità, alla socialità e all’integrazione.”

Bra, approvate le nuove norme per l’assegnazione degli orti urbani

Uno dei punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Bra riunitosi lunedì 23 dicembre scorso, era l’integrazione degli indirizzi per l’assegnazione degli orti urbani, in pratica alcune modifiche alla procedura di assegnazione dei lotti comunali destinati a orto.

Come ha spiegato l’assessore e vicesindaco Biagio Conterno, che ha delega su Agricoltura e Orti Urbani, il Comune ha recepito tre modifiche alle procedure di assegnazione:

“D’ora in poi varrà il diritto di prelazione per gli assegnatari uscenti, com’è consuetudine nel mondo rurale. Inoltre ci sarà la possibilità di ottenere un secondo lotto, nel caso sia inutilizzato un appezzamento limitrofo e non sia in fase di assegnazione e infine si è introdotta la revoca qualora la conduzione del lotto non segua le prescrizioni contenute nel disciplinare”.

Queste tre variazioni nascono dall’esperienza. Come ha sottolineato nel suo intervento Raimondo Testa, consigliere con delega agli Orti Urbani, la città di Bra li ha istituiti nel 2011: “I nostri orti sono attivi dalla primavera 2012. Oggi il Comune di Bra ha 120 appezzamenti attivi, di cui 54 in via Piumati, 35 in via Molineri e 31 a Pollenzo, questi ultimi con scadenza concessioni proprio a fine anno. Per la formulazione del nuovo bando abbiamo recepito alcune esigenze, fra cui molto sentita quella del diritto di prelazione, giacché chi si occupa del proprio orto si affeziona e ci tiene a continuarne la cura. Negli appezzamenti sono presenti i servizi igienici, l’acqua potabile che può supplire alla carenza estiva delle falde e si provvede allo sfalcio periodico dei vialetti. Ritengo siano un’istituzione molto importante, che serve ad occupare soprattutto le persone più anziane e a creare comunità, senza contare le utilità in termini economici e ambientali. Io mi sono calato volentieri in questo compito, avendo esperienza di cura dell’orto e a volte faccio la parte dell’amministratore di condominio, quando nascono piccole diatribe fra gli utenti: in un’occasione ho dovuto intervenire perché la meliga piantata da un ortolano faceva ombra sui pomodori del vicino, che protestava. Nel regolamento abbiamo così vietato i cereali. Comunque, piccoli screzi a parte, gli orti comunali rimangono un esempio di comunità e integrazione, che mettono in risalto le diverse culture nelle diverse colture, con abbondanza di certi ortaggi negli orti condotti da africani, oppure da etnie orientali o slave, e si vedono anche i bambini aiutare i nonni e tanti reciproci scambi di informazioni da cui apprendere e migliorare i raccolti”.

L’integrazione per l’assegnazione è stata votata all’unanimità dai consiglieri presenti.

 Raimondo Testa in un successivo intervento ha ricordato anche che il comune di Bra risulta ai primissimi posti in Piemonte e in provincia per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti che ha raggiunto il 91,38% con soli 57 kg annui per abitanti: in provincia di Cuneo solo Castiglione Falletto e Trezzo Tinella, paesi di dimensioni molto minori hanno performance migliori.

Una buona notizia a cui va dato merito ai cittadini braidesi.

Silvano Bertaina

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