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Eventi | 30 dicembre 2024, 09:50

Tre nuovi incontri sull’opera di Doisneau in mostra al Filatoio di Caraglio

Il mondo del lavoro, la guerra e il reportage ad Aubusson: venerdì 10, 24 e 31 gennaio proseguono gli appuntamenti per approfondire gli scatti e l’universo del fotografo francese

Da sinistra: Gabriel Bauret, Maria Teresa Milano, Luca Pellegrino, Alice Bernadac e Roberta Genta. Saranno protagonisti dei prossimi incontri del Public Program della mostra su Doisneau al Filatoio di Caraglio

Da sinistra: Gabriel Bauret, Maria Teresa Milano, Luca Pellegrino, Alice Bernadac e Roberta Genta. Saranno protagonisti dei prossimi incontri del Public Program della mostra su Doisneau al Filatoio di Caraglio

Al Filatoio di Caraglio il 2025 si apre con tre nuovi appuntamenti del Public Program, la serie di incontri collaterali alla mostra “Robert Doisneau. Trame di vita”, che a gennaio indagheranno mondi meno noti del grande fotografo umanista francese: la vita e il lavoro degli operai nelle fabbriche francesi della prima metà del ‘900 e il nefasto periodo della Seconda guerra mondiale caratterizzano, infatti, la prima parte della sua carriera, una produzione ancora poco conosciuta ma profondamente formativa. Il primo, dal titolo “Doisneau e il mondo del lavoro”, si svolgerà venerdì 10 gennaio, il secondo “Fotogrammi di guerra” avrà luogo venerdì 24 gennaio, mentre il terzo “Aubusson 1945: Robert Doisneau, Jean Lurçart e la rinascita dell’arazzo” si terrà venerdì 31 gennaio. Tutti gli eventi avranno inizio alle 18 presso l’ex setificio caragliese. Il calendario di iniziative aperte al pubblico, è organizzato da Fondazione Artea in collaborazione con Alliance Française di Cuneo, e con la partecipazione di La Fabbrica dei Suoni.

Venerdì 10 gennaio il curatore della mostra Gabriel Bauret racconterà aspetti dell’opera di Robert Doisneau ancora poco indagati quando, negli anni precedenti e successivi alla guerra, lavorò come fotografo industriale e in seguito documentò l’attività di piccole imprese artigianali, prima di diventare freelance e collaborare con prestigiose riviste politicamente impegnate. La conferenza approfondirà il mondo del lavoro attraverso tre reportage realizzati presso le fabbriche Renault, le miniere di Lens e la manifattura di Aubusson, dai quali già si percepisce la profonda umanità che ritroveremo successivamente negli scatti più famosi del fotografo.

Nell’appuntamento di venerdì 24 gennaio, saranno la divulgatrice Maria Teresa Milano e il polistrumentista Luca Pellegrino, con parole e brani della Resistenza, a guidare il pubblico alla scoperta delle immagini catturate dall’obiettivo di Doisneau durante la Liberazione: scatti che raccontano la paura, il coraggio e la capacità di resistere e si trasformano in un racconto collettivo e condiviso che si fa memoria di tempi tragici.

L’incontro di venerdì 31 gennaio, infine, vedrà Alice Bernadac, conservatrice della Cité internationale de la tapisserie di Aubusson, e Roberta Genta, vicedirettrice dei Laboratori di Restauro del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, approfondire il reportage di Robert Doisneau “Aubusson et la renaissance de la tapisserie” pubblicato nel marzo del 1946 sulla rivista “Le Point”. Dopo una breve introduzione storica e tecnica all’arte dell’arazzo, dall’antichità al XVIII secolo, verranno analizzati contesto e protagonisti degli scatti di Doisneau, che mostrano gli artigiani nei laboratori, la grande manualità richiesta dal lavoro ai telai, così come le varie fasi del processo di produzione degli arazzi e il pittore di cartoni Jean Lurçat all’opera. Nel dopoguerra, Aubusson vive un momento particolarmente fortunato, rilanciato da mostre e giornali come “la rinascita dell’arazzo”. Traendo ispirazione dai modelli medievali, il movimento intende liberare l’arazzo moderno dalla semplice copia della pittura, procedimento largamente diffuso nel secolo precedente. Jean Lurçat è allo stesso tempo il principale testimone e innovatore di una tendenza che nasce ben prima del suo arrivo ad Aubusson nel 1937.

L’ingresso agli incontri è gratuito e libero. I posti sono limitati, si consiglia la prenotazione scrivendo a info@fondazioneartea.org oppure registrandosi su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/o/fondazione-artea-18098925798. Per ulteriori informazioni, www.fondazioneartea.org.

Di seguito, il calendario dei prossimi appuntamenti pubblici che si svolgeranno tutti al Filatoio di Caraglio, ad ingresso libero e gratuito.

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Venerdì 7 febbraio 2025 – ore 18:00

Laboratorio di fotografia consapevole

Analisi delle tecniche fotografiche utilizzate da Robert Doisneau con successivo confronto diretto con le opere esposte per individuare le varie applicazioni. Si invitano quindi i partecipanti a utilizzare il proprio smartphone per una pratica in loco dei principi tecnici individuati.

A cura di: Alice Gallouin, specialista della valorizzazione del patrimonio culturale con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

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Venerdì 21 febbraio 2025 – ore 18:00

ANCORA UN VALZER!

I volti, i sorrisi e i corpi in movimento ritratti da Doisneau nel dopoguerra disegnano una danza leggera, che dice la gioia di aver ritrovato la vita e il desiderio di fare ancora festa insieme, con i racconti e le canzoni custoditi nel prezioso scrigno della cultura popolare.

Repertorio: brani di musica popolare da festa, tratti dal repertorio francese ed italiano con Maria Teresa Milano (divulgatrice) e Luca Pellegrino (polistrumentista).

C. S.

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