/ Agricoltura

Agricoltura | 03 gennaio 2025, 09:01

Trasparenza a tavola, Coldiretti Cuneo: "Bene l'obbligo di origine in etichetta per nocciole e mandorle sgusciate"

Continua il pressing Coldiretti per l’indicazione obbligatoria di provenienza della frutta secca usata nella preparazione di dolci come la crema di nocciole

Trasparenza a tavola, Coldiretti Cuneo: "Bene l'obbligo di origine in etichetta per nocciole e mandorle sgusciate"

Dal 1° gennaio 2025 è in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine della frutta secca sgusciata, dalle nocciole alle mandorle, dai fichi secchi ai pistacchi, mettendo finalmente in trasparenza un settore che negli ultimi anni ha registrato una forte crescita dei consumi. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo dopo l’entrata in vigore del Regolamento UE che impone l’indicazione della provenienza che va a completare la norma già esistente per la frutta in guscio.

Un provvedimento che arriva in concomitanza con le Festività natalizie, dove tradizionalmente è maggiore la presenza di nocciole, mandorle e frutta secca sulle tavole, anche se negli ultimi anni – sottolinea Coldiretti Cuneo – il consumo è cresciuto in generale, spinto dalle nuove tendenze salutiste. Secondo un’analisi Coldiretti su dati ISMEA-Nielsen, nel 2023 le famiglie italiane ne hanno acquistati 115 milioni di chili, per una spesa di 1,1 miliardi di euro; se si considera anche il prodotto usato dall’industria dolciaria, la quantità arriva a sfiorare i 640 milioni di chili.

La normativa prevede l’obbligo di etichettatura dell’origine per la frutta secca sgusciata o essiccata e i prodotti di IV gamma, compresi funghi non coltivati, zafferano e capperi. Le informazioni relative all’origine devono essere chiaramente visibili sull’imballaggio e/o sull’etichetta e l’indicazione del Paese d’origine deve risaltare maggiormente rispetto all’indicazione del Paese in cui è avvenuto l’imballaggio.

“Un risultato importante, soprattutto alla luce di un’annata molto difficile per le nocciole piemontesi. Ma il nostro impegno per la trasparenza in etichetta – dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – non si ferma: resta ancora anonima l’indicazione della provenienza della frutta secca usata nella preparazione dei dolci, come ad esempio le creme di nocciole, anche se negli ultimi anni è cresciuto il numero dei produttori che appongono volontariamente informazioni sull’origine”.

Il rischio – spiega Coldiretti Cuneo – è legato principalmente alle importazioni di prodotto estero che non rispetta le stesse regole in materia di usi di pesticidi vigenti nell’UE e che presenta spesso alti livelli di residui di sostanze pericolose, dalle nocciole turche ai pistacchi iraniani.

L’etichettatura obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti progressi sono stati fatti, con l’indicazione della provenienza che è stata estesa a circa i quattro quindi della spesa, anche se resta anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti.

Una battaglia che Coldiretti ha portato dallo scorso anno anche in Europa con il lancio di una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella UE. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori.

“Solo così sarà possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del Codice doganale sull’origine dei cibi, che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime” conclude il Presidente Nada.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium