"Un segnale di maggiore presenza utile a garantire un migliore presidio del territorio non soltanto nel centro storico, ma anche nei quartieri e nelle zone più periferiche. E anche in un orario come quello serale, nel quale sinora non era stato possibile assicurare una presenza dei nostri agenti. Un’attenzione che abbiamo voluto dare, per rispondere alle tante sollecitazioni che si sono arrivate in questa direzione. Da qui la decisione di stanziare una prima somma di 20mila euro, finanziati coi proventi delle multe così come consentito dalla legge 208, utile a garantire un primo trimestre di prestazioni straordinarie che i ventidue agenti della Polizia Locale albese metteranno meritoriamente a disposizione. Ad aprile faremo un punto della situazione tarando nuovamente tale impegno extra orario sulle esigenze che ravviseremo anche alla luce della stagione turistica ormai iniziata".
Con queste parole il sindaco Alberto Gatto e l’assessore alla Sicurezza Davide Tibaldi hanno illustrato quella che, insieme alle riformate norme del Codice della Strada, rappresenta la principale novità che interesserà il lavoro della Polizia Locale albese nel corso dell’anno appena iniziato.
Lo hanno fatto nel pomeriggio di oggi, venerdì 17 gennaio, nel corso dell’incontro che tradizionalmente precede i festeggiamenti per il patrono del Corpo San Sebastiano (si festeggia il 20 gennaio), con un incontro in municipio – ad anticipare la messa in Duomo – servito anche per tracciare il consueto bilancio dell’anno appena chiuso.
Detto del potenziamento alle viste (questo sabato è previsto il primo servizio serale) e dell’attività di controllo ambientale organizzata in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente guidato da Roberto Cavallo, è toccato al comandante, commissario capo Antonio Di Ciancia, insieme al vice commissario Alessandro Fracanzani e all’ispettore Paolo Tosco, fare l’abituale ricognizione sulle 37.302 ore totali (1.695 a testa) svolte dal complesso degli agenti negli ultimi dodici mesi grazie a una presenza ordinaria assicurata tutti i giorni dalle ore 7 alle 20 e all’utilizzo di sette autovetture e due moto.
"Un’attività che comprende numerosi ambiti, dalla polizia giudiziaria a quella amministrativa, dalla sorveglianza sui mercati a quella di presidio e di sicurezza che ha continua a richiedere un particolare impegno in zone quali la stazione ferroviaria – ha spiegato il comandante –, ma che come sempre viene assorbita all’80%, per circa 22mila ore, dalla polizia stradale. Se escludiamo tre o quattro persone, che sono negli uffici la maggior parte del nostro personale è impegnato sul servizio stradale – ha proseguito insieme ai suoi collaboratori – comprensivo dei controlli, della regolazione del traffico come di altri aspetti come quello riguardante la presenza davanti alle scuole all’entrata e uscita degli allievi di materne, elementari e medie in diverse zone cittadine".
20MILA MULTE, ANCORA LONTANE DAI NUMERI PRE COVID
L’impegno non è banale considerati i 100mila veicoli che quotidianamente entrano ed escono sulle strade che attraversano i 54 kmq della città, dove le auto immatricolate sono invece 22mila, più degli aventi diritto al voto, e dove insiste una fabbrica, la Ferrero, attorno alla quale gravitano 7mila persone.
Tale attività ha portato all’elevazione di 20.720 sanzioni al Codice della Strada, in lieve calo rispetto alle 22.567 del 2023 e ancora ben lontane dai valori pre Covid, coi picchi delle 37mila elevate sia nel 2017 che nel 2018.
OLTRE 600 SENZA ASSICURAZIONE
Tra queste, una particolare attenzione merita la piaga dei veicoli privi di assicurazione obbligatoria: ben 666 quelli fermati lungo dodici mesi, un piccolo record negativo che il comandante Di Ciancia e l’ispettore Tosco leggono alla luce delle particolari dotazioni di sicurezza di cui la città si è dotata. "Noi li cerchiamo con servizi mirati. I sette varchi elettronici dotati di Targa System individuano i veicoli privi di assicurazione, le nostre pattuglie in auto o in moto li attendono e raggiungono a valle".
C’è un profilo di chi non si assicura? "Molte volte si tratta di persone che provano a non pagare, ma la casistica è davvero varia e comprende chi è in totale buona fede perché truffato con raggiri molto credibili o era convinto di avere sottoscritto l’Rca Auto mentre si era tutelato solo su altre garanzie".
7MILA MULTE IN ZONA BLU, 180 VEICOLI CONFISCATI
Ben più cospicuo, numericamente, il numero dei verbali elevati per infrazioni quali la sosta in aree a pagamento (7.884), le violazioni in centro abitato (5.056), gli ingressi non autorizzati in area pedonale (5.753, in calo rispetto alle 6.524 del 2023).
Nella classifica delle infrazioni al Codice della Strada, di tutto rispetto le 280 per mancato rispetto dei limiti, 297 per mancata revisione, 55 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 33 per uso del telefonino alla guida, 28 per mancato rispetto delle distanze.
Tali infrazioni hanno comportato in ben 180 casi la confisca del veicolo, in 23 il suo fermo amministrativo, in 220 la sua rimozione, in 17 il ritiro della carta di circolazione, in 22 la sospensione di patenti o carte di circolazione, la decurtazione di 1.344 punti-patente.
OLTRE 131 INCIDENTI: NESSUNA VITTIMA E FERITI IN CALO
In aumento, seppur lieve, sono anche gli incidenti rilevati: 131 contro i 108, 111 e 102 registrati rispettivamente negli ultimi tre anni.
Il dato positivo, così come lo scorso anno, riguarda il fatto che nessuno di questi ha fatto registrare vittime, mentre calano anche quelli con feriti, passati dai 36 nel 2023 a 32. Circa la localizzazione, 25 sono stati registrati nel centro storico e 16 lungo la circonvallazione, 11 in corso Europa, 8 in corso Piave, 9 in corso Canale, 7 in corso Italia e corso Langhe, 6 in corso Torino, 5 in via Ognissanti/corso Cillario e 4 in corso Asti.
Tredici gli incidenti che hanno coinvolto un pedone e 7 un ciclista. Diciotto le notizie di reato trasmesse in Procura in conseguenza di scontri, in 3 casi per guida in stato di ebbrezza e in un per guida sotto l’effetto di sostanze.
Tra le cause, 45 casi di mancata precedenza, in 19 un eccesso di velocità del veicolo; in 15 l’inosservanza della mano da tenere, 13 la mancata osservanza della distanza di sicurezza, 12 i cambi corsie e altre manovre. In altri non è stata rilevata una causa in modo puntuale, mentre il capitolo distrazione è probabilmente tra quelli che meritano maggiore considerazione, in tale novero.
TIBALDI: "ALBA NON E’ UNA CITTA’ INSICURA"
Il controllo e la vigilanza del territorio, con riguardo in particolare ad alcuni luoghi sensibili. "Lo scorso anno - ha ricordato Di Ciancia – le forze dell’ordine sono state impegnate in un grosso intervento per bonificare un immobile alla stazione ferroviaria la cui presenza ci comportava un impegno di ore di controlli, per dare sicurezza a una zona peraltro molto frequentata da studenti provenienti da tutto il territorio. Tale impegno rimane, insieme a quello di assicurare un presidio a una città nella quale sono attive 400 attività turistiche con un forte impatto di visitatori, oltre a cinque mercati settimanali con un picco di presenze al sabato di 250 posteggi, il secondo della provincia dopo il capoluogo".
"Alba non è una città insicura – ha chiosato l’assessore Davide Tibaldi –, ma questo non vuol dire che abbasseremo l’asticella. Il progetto col quale partiamo adesso coi primi impieghi notturni a potenziare i servizi quotidiani e settimanali lo dimostra".
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