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Attualità | 23 gennaio 2025, 09:16

Alba, si presenta il progetto di economia circolare Ricic.Liner

Ideato e curato dall’Associazione L’Anello Forte di Monforte d’Alba, realizzato con il sostegno della Fondazione CRC nell’ambito del bando “Percorsi di sostenibilità. Misura 2”

Alba, si presenta il progetto di economia circolare Ricic.Liner

Verrà presentato giovedì 30 gennaio 2025 alle 17 nell’aula magna dell’Ampelion, sede del corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università degli Studi di Torino, il progetto di economia circolare Ricic.Liner, ideato e curato dall’Associazione L’Anello Forte di Monforte d’Alba, realizzato con il sostegno della Fondazione CRC nell’ambito del bando “Percorsi di sostenibilità. Misura 2”.

Durante l’incontro, aperto a tutti, verrà rendicontata con completezza anche la prima fase del progetto, avviata nel 2024, e presentata la possibilità di adesione a quella attuale, quest’anno estesa a tutti i produttori di vino dei Comuni dell’Area della Langa del Barolo: oltre a Monforte d’Alba e gli altri Comuni dell’Unione delle Colline della Langa del Barolo, anche Serralunga d’Alba, Diano d’Alba, Verduno, La Morra. 

Promosso a inizio 2024 come fase “pilota” sotto il nome “L’Anello (Mon)Forte” per i produttori di vino del Comune di Monforte d’Alba, il progetto si focalizza sulle opportunità di riciclo dei liner attraverso un processo innovativo di recupero finalizzato alla reimmissione sul mercato della carta riciclata e delle componenti siliconate in collaborazione con aziende del settore ambientale. Partner tecnico dell’iniziativa per la raccolta, il conferimento e il trasporto dei materiali è Bra Servizi – Gruppo Piumatti

La fase “pilota” del progetto ha coinvolto le cantine del Comune di Monforte d’Alba: hanno risposto positivamente in 31, che nei 6 mesi della sperimentazione (da maggio a novembre 2024) hanno raccolto complessivamente 2 tonnellate di liner, conservandolo nelle apposite cartonbox che erano state appositamente distribuite e poi ritirare da Bra Servizi nei giorni 11 e 12 novembre dello scorso anno.

La Fondazione CRC ha riconosciuto la validità del concept del progetto, ribattezzato Ricic.Liner, rinnovando il proprio contributo per l’anno 2025, per portarlo a uno “scale up” con il coinvolgimento delle Cantine dell’intera area del disciplinare del Barolo Docg: sono invitate a partecipare le *cantine dei Comuni dell’Unione delle Colline di Langa e del Barolo e dei Comuni limitrofi di La Morra, Serralunga d’Alba, Verduno e Diano d’Alba, nonché le cantine interessate al progetto che si trovino in altri Comuni dell’area vitivinicola collinare a Sud del Tanaro. 

Le cantine che aderiranno saranno invitate a raccogliere in azienda i liner esausti, nei cartonbox forniti da L’Anello Forte. Gli stessi verranno poi ritirati a domicilio in un unico ritiro annuale; l’adesione al progetto prevede anche il rilascio della documentazione di corretto conferimento e, a termine del processo di riciclo, del certificato che indicherà la quantità di CO2 equivalente risparmiata. Informazioni, queste, che potranno poi rientrare nel bilancio di sostenibilità aziendale, che permette di rendere visibile l'impegno delle imprese per la collettività.

I prossimi passi prevedono altri incontri informativi, con l’aiuto delle Associazioni di settore, delle Enoteche, delle Cantine Sociali e dei Consorzi, per entrare in contatto con tutte le cantine e i produttori dell’area designata. Ogni dettaglio del progetto è illustrato ampiamente sul sito www.lanelloforte.it e, passo passo, sui canali social dell’associazione, www.facebook.com/lanelloforte.Monforte, www.instagram.com/lanelloforte/, https://www.linkedin.com/company/102211253 Per altre informazioni, info@lanelloforte.it

L’Anello Forte, titolare del progetto, è l’Associazione fondata nel 2021 da un gruppo di donne -imprenditrici legate al mondo del vino- nel Comune di Monforte d’Alba, sito nella provincia di Cuneo. Attualmente, è stata creata da 14 socie fondatrici, e conta attualmente 32 soci. La presidente Laura Clerico ricorda la genesi del gruppo: “L’Anello Forte non è nata in un giorno. A innescare questa scintilla è stata Maria Bianucci, giornalista originaria di Varese che ci ha stimolato a pensare al ruolo della donna in Langa e nella viticoltura, anche un convegno da lei ideato, “L’altra metà d’la crota”, a Monforte nel 2018. Al ruolo subalterno della donna nell’azienda agricola di Langa ha opposto la visione del contribuito decisivo alla crescita e al successo delle aziende agricole delle Langhe e ha ispirato a pensarci in un ruolo proattivo. Da queste riflessioni e da forti temi ambientali per cui Maria combatteva è nata l’associazione, formalizzata nel 2021. L’Anello Forte non contiene in sé, o comunque non solo, l’intenzione di fare sentire una voce nuova, ma anche di parlare di temi nuovi, principalmente il rispetto della Terra e una nuova idea di fare economia del vino, che possa muoversi verso un’economia circolare e il reimpiego di materie di scarto. Alla base, come nel nome scelto per l’associazione, c’è quella memoria contadina che non ha mai sprecato nulla. Maria ci ha lasciate nel 2022: il suo entusiasmo contagioso, che ci ha aiutato a maturare una coscienza ecologica, oggi ci sprona a portare avanti progetti ambientali per il futuro della comunità”.

L’ambizioso scopo di questa unione di produttrici e lavoratrici è quello di promuovere la cultura della rigenerazione degli scarti, organici e non, della filiera vitivinicola, per poi immetterli nuovamente nella stessa in un’ottica di economia circolare. Questo, nel rispetto della tradizione contadina del “non sprecare nulla”: da qui, il richiamo alle figure femminili descritte da Nuto Revelli nell’omonima raccolta di testimonianze da lui redatte nel 1985, cui il nome dell’associazione è ispirato.

Tra i propri scopi statutari l’Associazione ha individuato i seguenti obiettivi:

il riciclo degli scarti, organici e non, della filiera vitivinicola;

l’immissione dei prodotti di seconda vita nella stessa filiera oppure sul mercato o anche come gadget cui affidare il messaggio di sostenibilità ambientale;

il riciclo di tutti i rifiuti, allargando il progetto all’intera comunità e ai “paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato” che fanno parte dei siti Unesco. Ciò prevede il coinvolgimento delle Istituzioni, delle Associazioni culturali e sociali, dei cittadini, degli operatori turistici e di chiunque operi sul territorio;

la creazione di un format esportabile in altri territori sia in Italia che all’estero.

Quello della sostenibilità è un obiettivo di fondamentale importanza per il territorio cuneese in un momento di forte innovazione dei propri processi produttivi, in un’ottica di sempre maggiore rispetto dell’ambiente e della biodiversità.

L’Associazione, in collaborazione con docenti universitari, tecnici qualificati ed aziende leader nel settore ambientale, ha affrontato la complessità dell’economia circolare legata al vino effettuando analisi economiche, geografiche, morfologiche e culturali del territorio e individuando aree di opportunità e sviluppo: le criticità maggiori sono legate alla presenza di alcuni rifiuti non riciclabili, attualmente destinati allo smaltimento in discarica. “In collaborazione con FAG, azienda di packaging di Dogliani, e OSSON, che si occupa di recuperi dei materiali, abbiamo realizzato delle scatole per il trasporto del vino con cartone 100% riciclato dalle nostre colline, capaci e trasmettere il messaggio dell’Anello Forte – ha spiegato la presidente Laura Clerico- Insieme al comune di Monforte d’Alba si è creato un punto di raccolta per i tappi di sughero, che vengono conferiti alla comunità Artimestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio. Con il progetto che stiamo presentando oggi, invece, ci concentriamo sul liner, la base delle etichette che vengono applicate sulla bottiglia finita”. In particolare, il progetto Ricic.Liner si sofferma sui liner di scarto post etichettatura non riciclabili con la carta comune.

Il liner è il supporto siliconato delle etichette autoadesive: la macchina etichettatrice delle bottiglie srotola la bobina e al termine dell’operazione resta il rotolo di carta siliconata (liner). Si tratta di un rifiuto ‘speciale’ solitamente destinato alla discarica o alla termovalorizzazione. Dai dati disponibili è emerso come l’invio in discarica non sia più sostenibile e risulti contrario sia allo spirito della regolamentazione Europea, che promuove l’economia circolare, sia alle aspettative dei consumatori finali del vino.

SEDE DELL’INCONTRO, L’AMPELION – “È un grande piacere, per L’Anello Forte, tenere questo incontro di presentazione all’Ampelion, faro di conoscenza e innovazione”, ha precisato la presidente dell’associazione Laura Clerico

Grazie alla sua lunga tradizione e alla continua evoluzione dei programmi di studio, l’Ampelion è un polo di eccellenza nella formazione enologica. Il suo ruolo è centrale nel preparare le nuove generazioni di professionisti, capaci di affrontare le sfide del settore vitivinicolo con competenza, innovazione e visione internazionale. 

Il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università degli Studi di Torino, che forma figure professionali fondamentali per il settore vinicolo italiano e internazionale, si articola in un primo livello triennale e in una laurea magistrale. Il primo anno si svolge presso il Dipartimento di Scienze Agrarie a Grugliasco, in comune con gli studenti di Tecnologie Alimentari, per fornire basi solide nelle discipline propedeutiche come fisica, biologia e chimica. Dal secondo anno, le attività didattiche si trasferiscono ad Alba, con corsi specifici come chimica enologica e storia della viticoltura.

L’Ampelion ospita i laboratori del corso di Viticoltura ed Enologia, dotati di attrezzature all’avanguardia e seguiti da tre tecnici specializzati. La pratica sul campo è un elemento centrale della formazione: tra il secondo e il terzo anno, gli studenti svolgono uno stage in azienda, con un tasso di occupazione che raggiunge il 65% al termine del percorso.



 

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