Attualità - 04 febbraio 2025, 07:05

Bitumificio di Bene Vagienna, il Comitato per il Bene Comune incalza Itinera ad un confronto aperto: “Attendiamo la presentazione ufficiale”

In nome del diritto alla salute il gruppo dei contrari non si accontenta delle rassicurazioni della società proponente il tanto discusso progetto

Immagine di repertorio

Sono di qualche giorno fa le rassicurazioni di Itinera (leggi qui), la società proponente il progetto per il bitumificio che dovrebbe interessare frazione Buretto a Bene Vagienna. Ma, poco convincono il Comitato per il Bene Comune, contrario all'impianto fin dalle prime indiscrezioni, che incalza la società in una nota.

Ed eccoci ancora qui a parlare del bitumificio di Bene Vagienna – scrive il Comitato per il Bene Comune -. Se ne parla, si leggono articoli…A parte il fatto che non esista al momento né in Comune, né in Provincia un progetto, si tratta dunque di un progetto fantasma!

Quanto alle rassicurazioni che arrivano, sia da Itinera (non domandare all’oste se il vino è buono…), sia dal Comune (e qui diventa complesso comprendere i motivi…) ci fanno pensare ad una storia sentita quando eravamo bambini. Un pastore, non accontentandosi più del vecchio cane, si è fatto convincere dal furbo lupo incontrato un giorno nel bosco ad affidare a lui la cura del gregge. Peccato che, com’è normale che sia, dopo un po’ è emerso l’istinto del lupo che ha divorato tutte le pecore!

Premesso che a noi cittadini benesi non interessano i benefici che avremo in cambio di respirare sostanze nocive, saremmo ben felici invece di continuare a fare le nostre passeggiate su stradine sterrate respirando a pieni polmoni (motivo per cui abbiamo scelto di comprare casa qui, che ora verrà deprezzata) piuttosto che su comode e confortevoli piste ciclabili!

Chissà cosa contengono le “miscele innovative” e non ci chiediamo neppure cosa sia “l’additivo specifico per catturare le particelle responsabili dell’odore” e dei fumi che saranno pure trasparenti ed inodori ma non deprivati del loro potere chimico.

Tutti questi ed altri dubbi in cambio di nuove opportunità di lavoro? No, grazie, teniamo di più alla nostra salute che contribuire alla crescita professionale ed industriale di tutta la nostra bella zona. I nostri bar e ristoranti e agriturismo hanno comunque buone opportunità grazie al turismo, alle vicine Langhe, alle bellezze naturali, culturali ed archeologiche del nostro territorio.

Senza contare che, come dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale, Itinera avrebbe dovuto incontrare la popolazione per un confronto aperto a domande:

Da cosa sarà composto l'asfalto riciclato poiché il fresato ricavato dalle escavazioni dei lavori stradali può contenere anche sostanze chimiche altamente nocive?

Dove e come verrà stoccata e poi trattata l'acqua prima di essere rilasciata nei corsi o nelle fognature?

In caso di forti temporali, come sovente avviene, chi ci assicura che le acque di prima e seconda pioggia riusciranno ad essere debitamente convogliate e trattate dagli inquinanti che potrebbero venire rilasciati direttamente nei canali e nelle fognature?

Verrà pavimentata un’area di 5 ettari di terreno? Resteranno altri 5 ettari non pavimentati riservati all’area agricola o saranno utilizzati per altri scopi?

Da dove l’azienda Met Energia Italia prenderà tutta l’energia necessaria per il funzionamento dell’impianto?

Come sarà protetto il nostro acquedotto rurale “Madonna di Gallizie” dalle emissioni nocive, anche se trasparenti e dal possibile scorrimento a valle delle acque reflue?

Chi ci assicura che non vi saranno possibili intoppi o errori nei meccanismi di controllo di tutte le fasi di lavorazione dell'impianto con conseguenze inevitabili e dannose per tutto il territorio?

Invece c’è stato un frettoloso articolo a Targato Cn senza possibilità di presentare le nostre perplessità alle loro rassicurazioni”.

Da qui la richiesta: “Stiamo in attesa – sollecita il Comitato - della presentazione ufficiale del progetto a tutta la cittadinanza perché pensiamo che un'Amministrazione attenta ai bisogni e alla salute dei propri cittadini avrebbe dovuto avvisare la popolazione che, con l'installazione di un bitumificio, il livello di ossidi di zolfo, ossidi di azoto e degli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) sarebbero sicuramente aumentati. Per conoscenza, il biossido di zolfo è un forte irritante delle vie respiratorie; un’esposizione prolungata a concentrazioni anche minime può comportare faringiti, affaticamento e disturbi a carico dell’apparato sensoriale. Il biossido di azoto è un forte irritante delle vie polmonari; già a moderate concentrazioni nell’aria provoca tosse acuta, dolori al torace, convulsioni ed insufficienza circolatoria. Alcuni Ipa vengono trasformati nel corpo in composti estremamente tossici che reagiscono con il DNA generando mutazioni genetiche nelle cellule con il rischio di provocare tumori”.

Presupposti che continuano a tenere ben salda la posizione di contrarietà al progetto del Comitato per il Bene Comune che nella nota conclude:

"E noi dovremmo rischiare tutto questo per manutenzione delle strade, per parcheggi, per un'ipotetica realizzazione di piste ciclabili e per un pugno di posti di lavoro neanche garantiti nel tempo? No, grazie!”.

s.a.