Medici di base, figure che rappresentano le prime linee di contatto tra i cittadini e il sistema sanitario ma che – specialmente nell’Italia “post-Covid” – si trovano spesso al centro di polemiche, legate in particolar modo alle condizioni di lavoro, all’inquadramento contrattuale e alla qualità del servizio nel concreto (in particolar modo dal punto di vista della reperibilità).
Proprio nei giorni in cui la figura del medico di base, grazie ad alcune proposte e disegni di legge presentati al governo centrale, si appresta (forse) a sperimentare cambiamenti epocali nell’organizzazione del proprio lavoro, abbiamo chiesto ai cuneesi di parlarci brevemente delle proprie esperienze personali.
Il servizio di Cristina Martinengo e Simone Giraudi: