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Attualità | 11 febbraio 2025, 11:29

Beppe Ghisolfi sul caso Crosetto, quando a piangere è non solo il telefono

"L'intelligenza artificiale, relativamente ai suoi utilizzi distorti, può essere sconfitta solo rimettendo in moto quella naturale"

Beppe Ghisolfi sul caso Crosetto, quando a piangere è non solo il telefono

"Pronto chi parla? Ma stavolta non è un comico"

Il banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, nel proprio video editoriale odierno, torna - non senza uno spunto di amara ironia - sulla vicenda, recentissima, di una truffa telefonica condotta da professionisti del raggiro che, millantando il nome del Ministro della Difesa Guido Crosetto, ovviamente a insaputa dello stesso, sono riusciti a farsi inviare somme anche importanti dai malcapitati contattati

https://youtu.be/p5KzxiNl3yM?si=hCF0nO86FRoe0N7k

Dopo l'episodio dei comici russi che furono scoperti da Giorgia Meloni dopo essersi introdotti nella rete telefonica di Palazzo Chigi, adesso a correre sul filo - sempre con il Governo italiano come vittima - è la voce dei professionisti del raggiro economico. Autentici esperti della contraffazione, in questo caso sonora e fonetica, che - millantando il nome del Ministro cuneese titolare della Difesa Guido Crosetto - hanno contattato ignari cittadini, spesso facoltose persone del mondo dell'economia e degli affari, chiedendo loro di procedere con speditezza all'invio di somme di denaro, su conto corrente indicato per l'occasione, per finalità umanitarie o di liberazione di cittadini in pericolo.

Una storia che di comico non ha nulla, che mette in guardia sull'uso distorto e infedele delle nuove tecnologie connesse all'intelligenza artificiale e sulla quale l'alto rappresentante piemontese del Governo Meloni ha provveduto con tempestività a informare l'autorità giudiziaria e, tramite il proprio profilo social, l'intera opinione pubblica.

Rimane l'amarezza - come constatato dallo stesso professor Beppe Ghisolfi nel proprio video editoriale - di come sia stato possibile, da parte di alcune delle personalità contattate, cadere nel tranello di una voce alterata e contraffatta che, dall'altro capo di una linea telefonica, chiede il versamento di ingenti somme a titolo di pagamento di un riscatto liberatorio - per salvare presunte persone rapite di cui però avrebbero dato ampia notizia i giornali (come nel caso di Cecilia Sala) - da effettuare peraltro su conti di piazze finanziarie e bancarie estere.

L'intelligenza artificiale, relativamente ai suoi utilizzi distorti, può essere sconfitta solo rimettendo in moto quella naturale. Altrimenti a piangere non è solo il telefono.
 

c.s.

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