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Attualità | 12 febbraio 2025, 06:58

Amianto ad Alba: una multa con denuncia penale, un'ordinanza scaduta e due ancora attive

Il caso della tettoia di via Santa Margherita 33 riporta al centro dell’attenzione la gestione dell’amianto in città. Il Comune rafforza i controlli e lavora a una mappatura aggiornata

Amianto ad Alba: una multa con denuncia penale, un'ordinanza scaduta e due ancora attive

La questione dell'amianto torna al centro dell’attenzione ad Alba, con il caso della tettoia in via Santa Margherita 33, proprio accanto al plesso scolastico della Moretta. Una copertura in cemento-amianto deteriorata, segnalata già nel 2023 da alcuni genitori preoccupati per la sicurezza degli alunni, è ancora presente sull’edificio privato, nonostante un’ordinanza comunale che ne imponeva la rimozione. Ora il proprietario è stato sanzionato con una multa di 6.000 euro e una denuncia penale.

"Oltre alla denuncia penale, si è proceduto all'identificazione e alla segnalazione all'autorità giudiziaria, in questo caso la Procura di Asti. Se il rischio per la salute è elevato il Comune ha la possibilità di eseguire i lavori e addebitarne le spese al proprietario", ha dichiarato il comandante della Polizia Municipale, Antonio Di Ciancia

L'assessore all'Ambiente, Roberto Cavallo, ha inquadrato il problema in una prospettiva più ampia: "Il Comune di Alba ha un proprio sportello amianto, che permette di monitorare la situazione e di seguire le procedure previste dalla normativa vigente. La norma 257 del 1992, quella che ha messo “fuorilegge” l’amianto e dunque tutti i manufatti contenenti fibre di amianto come i tetti prodotti dall’Eternit, tanto per fare un esempio, impone un censimento degli edifici pubblici e dei condomini che contengano materiali in amianto (MCA), con la necessità di interventi mirati laddove si riscontrino condizioni di degrado o ristrutturazioni in corso".

Cavallo ha confermato che l’Amministrazione sta lavorando per completare una mappatura aggiornata: “Grazie al censimento si possono pianificare gli interventi di risanamento. Non sempre è obbligatorio rimuovere l’amianto, ma bisogna intervenire nel caso in cui ci siano danni, si preveda un intervento edilizio o il materiale si trovi in condizioni di degrado avanzato che potrebbero portare alla dispersione di fibre pericolose nell’aria". Inoltre, ha sottolineato che l'amianto non si trova solo nei tetti, ma può essere presente anche in tubature, canne fumarie, isolamenti e altri manufatti edilizi risalenti agli anni in cui l’uso di questo materiale era diffuso.

Oltre al caso della Moretta, in città sono state rilevate altre due segnalazioni significative: una in via Franco Centro, per cui l'ordinanza è già scaduta e sono in corso verifiche da parte della Polizia Municipale, e una in viale Cherasca, con scadenza prevista per luglio 2025. Un'altra situazione, invece, si è già risolta positivamente: in un immobile, sempre in viale Cherasca, il proprietario ha avviato autonomamente le pratiche edilizie per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, regolarizzando la situazione prima dell'emissione di un’ordinanza.

"Monitoriamo costantemente la situazione per garantire il rispetto delle prescrizioni e la sicurezza della popolazione. Il nostro obiettivo è fornire alla città un resoconto trasparente sulle attività svolte e sulle azioni necessarie", ha concluso Cavallo.

Daniele Vaira

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