Si è conclusa la prima fase dello Studio di Fattibilità dedicato alla progettazione di soluzioni territoriali per la gestione responsabile della manodopera impiegata nei vigneti di Alba, Langhe e Roero: l’iniziativa è coordinata da Weco Impresa Sociale srl, co-promossa dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ed è realizzata in collaborazione tecnica con Sinloc spa, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Unione Giuristi della Vite e del Vino (UGIVI).
Un passo ulteriore e necessario a quello già consolidato con l’esperienza di Accademia della Vigna, nata nel 2022, a cui lo Studio si ispira allargando il perimetro di impatto e azione: non solo risposte applicate a singole aziende, ma interventi di sistema che qualifichino il comparto vitivinicolo delle Langhe e del Roero come distretto di comunità sostenibile, attraverso un’assunzione di responsabilità condivisa e agita dai diversi attori del territorio.
La ricerca si concentra infatti sull’analisi e la definizione di modelli organizzativi in grado di rispondere in maniera strutturale ai fabbisogni di produttori e produttrici che oggi affidano i propri vigneti ad una gestione terziarizzata. L’obiettivo è costruire una soluzione che garantisca esperienze di legalità e qualità del lavoro, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della normativa.
A partire da ottobre 2024 il gruppo di ricerca si è focalizzato sull’analisi del contesto e dei possibili modelli di intervento, attraverso tre direttrici: la realizzazione di interviste a 33 stakeholder chiave del territorio (enti pubblici, aziende, lavoratori, enti di terzo settore, sindacati ed associazioni di categoria); l’analisi quantitativa del fenomeno della manodopera impiegata nelle Langhe e nel Roero; l’analisi comparativa di buone pratiche realizzate in altri distretti agricoli, in particolare nella zona dello Champagne e nel Nord Italia.
Sulla base dei dati emersi e analizzati, oggi (14 febbraio) si è svolto un workshop partecipativo presso l’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che ha coinvolto oltre 60 soggetti rappresentanti a diverso titolo della comunità locale (Regione Piemonte, Comuni, Ispettorato del Lavoro, cantine, contoterzisti, lavoratori impiegati nella gestione dei vigneti, Cooperative ed Enti del Terzo Settore, Associazioni datoriali e Sindacati, Scuola Enologica, Fondazioni di origini bancaria).
I partecipanti hanno collaborato attivamente, fianco a fianco, alla costruzione di un modello organizzativo da studiare e approfondire nelle sue tecnicalità durante la seconda fase della ricerca. L’esito sarà un documento progettuale pubblico che verrà presentato nella tarda primavera. L'iniziativa si inserisce nella cornice istituzionale del Protocollo di Intesa promosso dalla Prefettura di Cuneo a cui hanno aderito oltre 40 portatori di interesse del territorio impegnandosi a collaborare attivamente su questi temi.