"Abbiamo appreso con preoccupazione della recente affissione, nel nostro territorio, di manifesti a sostegno della proposta di 'remigrazione' e, consapevoli del rischio che tali ideologie comportano, esprimiamo il nostro categorico rifiuto di qualsiasi forma di razzismo e intolleranza. Questi atteggiamenti non solo sono moralmente inaccettabili, ma colpiscono direttamente una parte significativa della popolazione giovanile braidese".
Così la Consulta Giovanile di Bra, in una nota.
"Siamo convinti che idee basate su esclusione, divisione e diffidenza non possano mai rappresentare i valori di una comunità aperta, solidale e inclusiva, come quella che ci impegniamo a costruire ogni giorno. Crediamo in un paese che sia un luogo di opportunità, speranza e accoglienza per tutti. Per questo continueremo a lavorare affinché i divari sociali vengano colmati e si possa giungere a una società più equa, omogenea e libera. Non possiamo permettere che l’intolleranza prenda piede nel nostro tessuto sociale. Il nostro impegno è quello di costruire un futuro in cui ogni persona, indipendentemente dalla propria origine, sia trattata con eguale dignità e considerazione, nel pieno rispetto dei principi costituzionali".
"Questa battaglia non riguarda solo la nostra comunità locale, ma si inserisce in un contesto più ampio. Osserviamo con crescente preoccupazione come, in molte parti del mondo, si stiano diffondendo retoriche basate sulla paura e sulla chiusura, con politiche che mirano a creare divisioni anziché favorire il dialogo. Tuttavia, la storia ci ha insegnato che chi costruisce muri, anziché ponti, finisce per isolarsi e per compromettere il futuro delle nuove generazioni. Per questo, la Consulta Giovanile di Bra ribadisce con forza il proprio impegno contro ogni forma di razzismo e discriminazione, promuovendo una società in cui la diversità sia riconosciuta come un valore e non come una minaccia".