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Attualità | 20 febbraio 2025, 20:06

Al Rotary Club Alba conferenza del climatologo Antonello Provenzale sull’influsso del cambiamento climatico sulle risorse idriche

Appuntamento il 18 febbraio alle 18 presso il Palazzo Banca d’Alba

Al Rotary Club Alba conferenza del climatologo Antonello Provenzale sull’influsso del cambiamento climatico sulle risorse idriche

Martedì 18 febbraio 2025 alle ore 18, presso il Palazzo Banca d’Alba, si è svolto il quinto incontro del ciclo “Pronti ad agire, insieme possiamo” del Rotary Club Alba, in collaborazione con Banca d’Alba. La relazione, dal titolo “Acqua. Troppa o troppo poca? Come il cambiamento climatico incide sulle riserve idriche”, è stata tenuta dal climatologo dott. Antonello Provenzale e moderata dal dottor Lorenzo Gallo, Vicepresidente di Greenhas Italia.

Presenti all’incontro l’assessore comunale Roberto Cavallo, che ha gentilmente introdotto la relazione e portato i saluti dell’amministrazione albese.

Il dottor Antonello Provenzale si è laureato in Fisica presso l’Università di Torino, dove ha conseguito il dottorato di ricerca sempre in Fisica. Ricercatore del Centro Nazionale delle Ricerche dal 1987, ha diretto dal 2015 al 2024 l’Istituto di Geoscienza e Georisorse. È membro dell’Accademia delle Scienze di Torino, Classe scienze fisiche, matematiche e naturali. Ha collaborato con varie istituzioni e università internazionali e ha svolto attività di docenza di corsi universitari e di dottorato presso le Università di Torino, Genova e Pisa. Collabora con il Parco Nazionale Gran Paradiso, con cui ha promosso la creazione del primo osservatorio di Critical Zone italiano all’altopiano del Nivolet. Il dottor Provenzale è attivo nella divulgazione scientifica, attraverso articoli, conferenze pubbliche, libri, partecipazione a talk show.

“Pronti ad agire, Insieme possiamo” è il ciclo d’incontri organizzato da anni dal Rotary Club di Alba, in collaborazione con Banca d’Alba, nell’ambito delle attività di approfondimento di tematiche professionali, di divulgazione culturale, di sensibilizzazione umanitaria, secondo lo spirito di servizio che contraddistingue il Rotary Club.  Quest’anno è organizzato e diretto da Piera Arata, sotto la presidenza di Gaia Frunzio

La relazione è iniziata con una precisazione: Antonello Provenzale ha sottolineato come oramai l’acqua, di fatto, sia contemporaneamente troppa sia troppo poca all’interno dello stesso ecosistema, a seconda delle stagioni. Due elementi che sembrano opposti, ma in realtà fortemente legati: dopo un periodo di siccità possono infatti essere presenti fenomeni alluvionali. Tutto questo viene profondamente accelerato dai cambiamenti climatici.

Il dottor Provenzale ha fatto una breve introduzione al nostro sistema climatico e atmosferico, in particolare sul ruolo giocato dalla radiazione solare, definita “motore del clima”. Questa porta tre effetti principali: in primo luogo, non tutta la radiazione solare viene assorbita, perché una parte viene riflessa (la sua percentuale di riflessione è chiamata albedo) dalle nubi e dai ghiacci. La radiazione porta la Terra a scaldarsi ed emettere energia infrarossa. Secondo, la atmosfera è composta da parti che assorbono questi infrarossi e li riemettono (il gas più importante che fa questo è l’anidride carbonica, CO2): si parla di effetto serra. Il terzo e ultimo elemento è il fatto che l’energia viene distribuita sulla Terra con un trasporto dall’equatore verso i poli.

Dell’effetto serra si è parlato molto, ma il dottor Provenzale ha spiegato come questo non sia negativo, anzi, molto importante per la vita sulla Terra: infatti, grazie agli strati di gas che creano l’effetto serra, il calore al di sotto è maggiore e viene trattenuto. Questo ha permesso alle temperature di essere in media sul nostro pianeta di quindici gradi, anziché i -18°C che sarebbero stati senza. Altri pianeti, per esempio, hanno effetti serra troppo alti (Venere) o troppo bassi (Marte), per cui risultano inabitabili.

Il problema di questo effetto è che più sono presenti gas nell’atmosfera (CO2, ma anche metano e vapore acqueo), più alta sarà la temperatura. Questo è quello che è capitato negli ultimi milioni di anni; per esempio, nel lontano passato fra 2400 e 630 milioni di anni fa c’erano stati episodi di Terra “a palla di neve”, cioè coperta dai ghiacci; poi, grazie al riaccumulo di CO2, il pianeta è tornato abitabile.

Ora viviamo in un momento in cui le temperature sono aumentate e continuano a farlo. Questo non è un caso isolato, avevamo già avuto episodi di temperature elevate, anche più di ora: 55 milioni di anni fa vi erano state temperature molto maggiori, con addirittura antenati dei coccodrilli che vivevano ai poli, ma erano fenomeni che richiedevano millenni, ora il problema è che è tutto molto più veloce. Se prima la media era un aumento di un grado ogni mille anni, negli ultimi due secoli siamo passati a un aumento di un grado ogni cento anni.

Tutto questo ha pesanti incidenze sul ciclo dell’acqua: in particolare, un aumento della temperatura provoca un maggiore vapore che amplifica l’effetto serra; con più vapore in atmosfera si verifica il fenomeno della condensa, quindi troviamo forti precipitazioni e più energia per i moti atmosferici.

Dal 1981 al 2010, secondo i dati, sono aumentate le precipitazioni intense (in particolare negli Stati Uniti e in Europa), ma soprattutto è cambiata la distribuzione delle precipitazioni invernali. Nel nord Europa sono aumentate moltissimo, ma nell’ovest degli Stati Uniti, nell’area mediterranea e nell’Africa subsahariana sono fortemente diminuite. Uno dei possibili rischi a questo fenomeno è un aumento esponenziale della immigrazione per motivi climatici (dato l’impatto sulle riserve idriche) e un aggravio delle tensioni geopolitiche.

In Italia assistiamo a un aumento del periodo di siccità, in particolare nel Nord Italia, con periodi dalle otto settimane che, ad esempio nel 2022, sono arrivate a trenta settimane: questo provoca una perdita di umidità del suolo e di acqua nelle falde (quelle usate maggiormente dalle persone), ma soprattutto l’acqua perde di qualità, con più inquinanti. La siccità, inoltre, ha un legame molto stretto con le aree bruciate in caso di incendi, che si espandono più rapidamente in caso di periodi prolungati senza piogge. Nel Nord Italia, per esempio, si è assistito negli ultimi anni a un aumento degli incendi invernali in montagna; fortunatamente, le aree bruciate globali sono diminuite, a causa della migliorata capacità di intervento in caso di incendio.

Il dott. Provenzale ha concluso la relazione con le sfide che il mondo deve affrontare in tema climatico. Primo fra tutti, cercare di ridurre in maniera sostenibile la CO2 e i gas climalteranti, poi guadagnare tempo per permettere la transizione a energie a bassa emissione di anidride carbonica. Per esempio, gli ecosistemi terrestri e marini assorbono il 50% della CO2: si dovrebbe lavorare per aumentare tale capacità e non diminuirla. Fondamentale la gestione dell’acqua tenendo conto di una sempre più forte variabilità interannuale; infine predisporre strategie di riduzione del rischio (previsioni stagionali attraverso i satelliti da usare per agricoltura e protezione civile, ma anche mappe di pericolosità incendi) e porre attenzione alle conseguenze sociali, ambientali e geopolitiche degli stress associati alle crisi idriche, nonché l’impatto degli spostamenti dei popoli in relazione a queste.

La conferenza, molto partecipata e interessante, ha poi visto una serie di domande da parte degli spettatori in sala. La serata si è conclusa con la consueta conviviale, questa volta al ristorante L’Inedito- Vigin Mudest di Alba, con ospiti il relatore Antonello Provenzale in compagnia della moglie Giorgetta Comino, il dott. Luca Burroni del Rotary Club Siena e direttore sanitario dell’ASL CN2, ed Enrico Rivella, figlio del compianto socio Francesco Rivella, da poco mancato. In questa occasione, è stato osservato il minuto di silenzio per ricordarlo.

L’incontro è disponibile nella sezione Live del canale Youtube del Rotary Club Alba https://www.youtube.com/watch?v=v0UD-lmaEWY&t=105s

Il prossimo e ultimo appuntamento del ciclo “Pronti ad agire, insieme possiamo” sarà martedì 15 aprile alle ore 18 con Luigi Gentile e Alberto Birga che affronteranno il tema della Medicina digitale, moderati dal dott. Luca Burroni.

comunicato stampa

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