Un progetto concreto è in corso per affrontare una delle questioni centrali della viabilità urbana: il traffico legato agli spostamenti scolastici. L’Amministrazione comunale sta conducendo un’indagine approfondita che coinvolge studenti, famiglie e personale scolastico, con l’obiettivo di analizzare le dinamiche attuali e individuare strategie per incentivare modalità di spostamento più sostenibili.
L’iniziativa prevede la distribuzione di un questionario anonimo rivolto all’intera popolazione scolastica albese, con domande specifiche finalizzate a comprendere come avvengono gli spostamenti quotidiani, le difficoltà riscontrate e la disponibilità a modificare le proprie abitudini. Il periodo di compilazione è aperto fino al 28 febbraio e l’Amministrazione conta di poter raccogliere alcune migliaia di risposte.
Alcuni poli scolastici chiave saranno inoltre oggetto di particolare attenzione, data la loro elevata concentrazione di istituti. Tra questi, l’area di corso Europa, che ospita il Liceo scientifico Cocito, il Liceo artistico Gallizio, la Scuola Macrino e l’Istituto Einaudi, un punto cruciale della mobilità studentesca. Un altro nodo significativo è rappresentato dall’Istituto Comprensivo Moretta, che riunisce scuola primaria, secondaria di primo grado e infanzia in un’unica area. Altri complessi esaminati includono quelli di Vida e Cillario, anch’essi caratterizzati da una forte presenza scolastica, oltre ad altre zone con una concentrazione significativa di plessi educativi.
L’indagine non si limita a scattare una fotografia della situazione attuale, ma valuta anche le possibilità di miglioramento per sperimentare soluzioni innovative. L’analisi dei dati proseguirà tra aprile e maggio, in modo da ottenere un quadro chiaro prima della fine dell’anno scolastico. Sulla base dei risultati, l’Amministrazione comunale sta già valutando interventi concreti da attuare nel prossimo anno scolastico.
Il sindaco Alberto Gatto e l’assessore alla mobilità Edoardo Fenocchio hanno sottolineato: «È un’attività di analisi importante perché da qui possiamo partire per delineare proposte concrete per migliorare la mobilità scolastica, una componente significativa della viabilità cittadina. Abbiamo scelto di seguire un metodo di lavoro basato su tre parole chiave: condivisione, studio e programmazione. Condivisione, con le scuole in primis e con le famiglie, studio e programmazione per poter attuare delle soluzioni basate su analisi approfondite per evitare misure spot o che rischino di essere scarsamente efficaci».
«Prima della fine dell’anno scolastico – concludono Gatto e Fenocchio – vogliamo restituire alle scuole i risultati dell’indagine, per fornire già alcune risposte per migliorare la qualità e la quantità del tempo che ogni giorno si impiegano negli spostamenti. L’intento è quello di riflettere in modo costruttivo e stimolare la partecipazione di tutti per ottenere un modello di mobilità urbana più funzionale, agile e sostenibile».