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Attualità | 21 febbraio 2025, 20:03

Uomo e natura in equilibrio da cinquemila anni divisi oggi dalla crisi climatica [FOTO]

Si conclude così la storia dei “Giardini Dipinti” secondo il professor Giovanni Carlo Federico Villa nella serata organizzata dal Fai Cuneo al Cinema Monviso

Un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei “Giardini Dipinti” con il Giovanni Carlo Federico Villa, docente di Storia dell'Arte all'Università di Bergamo e direttore dei Musei Civici di Vicenza e di Palazzo Madama a Torino, curatore presso le Scuderie del Quirinale di importanti mostre e di numerosi altri progetti espositivi in Italia e all’estero.


Una lectio magistralis al Cinema Monviso organizzata dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) di Cuneo, con il supporto della Fondazione Crc e il patrocinio del Comune, alla riscoperta delle bellezze naturali, un patrimonio a cui il Fai dedica la sua missione.
 


Al centro dell'evento l'equilibrio tra uomo e natura nella loro reciproca influenza e il ruolo dei giardini, quali espressione di arte e cultura. La domanda a cui il professor Villa nel suo intervento intende rispondere è chi ha influenzato prima l'altro, l'ambiente o l'uomo?

Quasi cinquemila anni di storia narrata attraverso i giardini coem edotto dal sottotitolo: “Dai giardini della Villa di Adriano Tivoli (II sec. d. C.) al Bosco Verticale (Milano XXI sec.)” . “Un viaggio - spiega Roberto Audisio, delegato Fai Cuneo - che parte dai giardini dell'Eden per arrivare all'architettura contemporanea del Bosco Verticale di l'architetto boeri a Milano”.
Nel giardino si uniscono i mondi uomo- natura fino ad una rottura nei giorni nostri.

Si esplora l'influenza reciproca tra l'arte e la progettazione dei giardini – afferma Villa - . L'esistenza del giardino è legata alla presenza di un giardiniere, la cui scomparsa porta a quella del giardino stesso. Si esplora il legame tra arte pittorica e il desiderio di dominio sulla natura e analizza la necessità di un nuovo equilibrio tra l'uomo e l'ambiente naturale. Mette a confronto diverse concezioni del rapporto tra natura e arte, riflettendo sul modo in cui la civiltà influenza la percezione e l'interazione di queste. Un'analisi che tocca diverse interpretazioni di giardino, da quelli iconici france e inglesi, fino a quelli più contemporanei di giardini pensili integrati con i nuovi modelli edilizi. Oggi viviamo lo squilibrio naturale con la crisi climatica, assistendo a una complessa rottura dell'equilibrio ecologico. La ricerca di elementi artificiali in città – conclude Villa - ha peggiorato la situazione”. 



L'incontro voluto dal Fai di Cuneo è stata un'occasione per ribadire i principi che muovono l'associazione.
 


"La nostra attività prosegue tutto l'anno - spiega Audisio sul senso della presentazione -: durante la bella stagione cerchiamo di invitare a visitare il territorio, durante quella fredda e rigida continuiamo a far viaggiare ma stando seduti in poltrona ospitando personalità veramente eccezionali come il professor Villa. La nostra missione è educare alle bellezze naturali e ottenere una maggiore consapevolezza dei beni preziosi che dobbiamo preservare. Ed è proprio a questo che volevamo rispondere con questo evento”.



Il prossimo appuntamento con Il Fai Cuneo sarà il 22 e 23 marzo per le Giornata Fai di Primavera.
Audisio: "Ancora presto per svelare quali saranno luoghi che apriranno le loro porte, ma posso anticipare che saranno luoghi aperti in città in un percorso anche in questo caso un può inconsuto per scoprire luoghi che magari abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ma che vogliamo far vedere con occhi nuovi, migliori e diversi".

Sara Aschero

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