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Cronaca | 21 febbraio 2025, 12:38

Minacce di morte all’ex compagno e frasi offensive sulle foto delle figlie

Richiesto il rinvio a giudizio per una donna che non accettava la fine di una tormentata relazione

Il prossimo 2 aprile l'udienza per la discussione del rinvio a giudizio

Il prossimo 2 aprile l'udienza per la discussione del rinvio a giudizio

Un’eccezione che conferma una drammatica regola quello che nei giorni scorsi è finita all’attenzione dei giudici astigiani, chiamati a prendere in esame una vicenda di stalking nella quale sul banco degli imputati è una donna – G. E., le sue iniziali.

Ben diversa la tragica realtà osservata quotidianamente in tutto il Paese. In questo caso, a "non accettare la fine della relazione", come si usa riportare con una formula infelice, è infatti l’ex fidanzata, accusata di avere messo in atto ripetute molestie e atti persecutori nei confronti dell’ex compagno, B. D.,  e della famiglia di lui.

In un primo momento la parte lesa, nato nel 1986 e residente in un Comune dell’Astigiano, aveva chiesto al questore di Torino di emettere nei confronti della donna un ammonimento. Misura che, puntuale, nel novembre 2023 veniva rivolta alla donna, insieme all’invito ad astenersi da qualsivoglia atteggiamento molesto e minaccioso sia nei confronti di B. D. che dei suoi prossimi congiunti e delle persone a lui legate affettivamente.

L’indagine condotta dal sostituto procuratore Davide Greco è sfociata nella richiesta di rinvio a giudizio discussa nel corso dell’udienza preliminare tenuta in Tribunale ad Asti lo scorso 12 febbraio.

Atti persecutori, la fattispecie di reato ipotizzata dall’accusa, in quanto con condotte abituali, dopo la conclusione della loro relazione affettiva, molestava e minacciava non soltanto l’ex compagno, ma anche le ragazze che lui frequentava, dicendo loro che "dovevano lasciarlo stare perché lui era solo suo". Era arrivata a minacciare l’ex fidanzato di morte, se questi non avesse tolto dal telefono il blocco col quale aveva provato ad arginarne le intemperanze comunicative. Ancora, lo tempestava di telefonate chiamandolo ripetutamente in orario notturno e pubblicava foto dell’uomo e delle figlie di lui sostituendone i volti con immagini di topi ed accompagnandole a commenti offensivi.

L’udienza dello scorso 12 febbraio ha visto il difensore della donna, l’avvocato Roberto Castelli del foro di Torino, avanzare proposte transattive per valutare le quali il giudice ha differito il procedimento al prossimo 2 aprile.   

"Valuteremo la proposta transattiva – dichiara l’avvocato albese Roberto Ponzio, legale di parte civile –, è fondamentale e dirimente che cessino i comportamenti molesti messi in atto dalla donna. In questo senso gli ammonimenti del questore si sono rivelati inefficaci. Il mio assistito ha timore per l’incolumità propria e delle figlie, al punto che ha dovuto modificare le proprie abitudini di vita".

Ezio Massucco

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