Il suo sorriso e la sua passione per il lavoro sono contagiosi. Fulvio Marino, anche a riflettori spenti emana un’energia inesauribile e la convinzione che la strada dell’artigianato sia quella giusta.
Fulvio, da dove viene il tuo interesse per le farine?
"Provengo da una famiglia di tre generazioni di mugnai. Nel 1956 mio nonno Felice acquistò il mulino a Cossano Belbo e iniziò a produrre farine. Posso quindi dire di essere nato in mezzo alla farina! Con il passare degli anni, la nostra attività si è specializzata in produzione di farine biologiche, mentre la mia attitudine si è orientata di più verso la trasformazione del prodotto. A 14 anni feci il mio primo lievito madre e da lì in poi la passione piano piano è divenuta il mio lavoro".
Che cosa significa per te essere artigiano oggi?
"Beh, l’artigiano è l’artista della manualità. E’ quella persona che utilizza il cervello al servizio delle mani, perché la tecnologia ha un posto importante nel nostro lavoro, ma non può mai mancare il contato con le mani. E’ la parte sensoriale dell’artigiano ed è imprescindibile per ottenere un risultato ottimale e unico".
Quanto ha contato e conta nella tua vita professionale essere Cuneese?
"Conta molto. La nostra è una terra incredibilmente operosa ed io sono orgoglioso di essere cuneese e di mantenere il mio accento tipicamente langarolo. Ognuno di noi ha avuto ed ha esempi in casa di grande volontà e abnegazione verso il lavoro, una sorta di imprinting che forgia il nostro carattere e ci spinge a fare e fare bene. Non sempre invece siamo dei bravi comunicatori di noi stessi e della qualità che produciamo, ma in ogni caso la fama del prodotto “made in Granda” è ormai riconosciuta anche sui mercati" internazionali.
Nell’artigianato mancano tante figure professionali, come ad esempio i panificatori. Vuoi lanciare un messaggio ai giovani per avvicinarli all’arte del fare?
"I ragazzi di oggi devono esplorare le tante opportunità di formazione che vengono loro proposte ed appassionarsi a quelle più vicine al loro sentire. I mestieri artigiani richiedono molto impegno e dedizione, sacrifici di tempo e di pensiero, però possono essere forieri di grandi soddisfazioni. Essere artigiani significa mantenersi in contatto costante con la realtà, quella vera, quella tangibile e in tempi di intelligenza artificiale e mondo virtuale direi che scegliere l’artigianato è quasi un atto rivoluzionario".
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