“I ristori alle attività economiche danneggiate dai ritardi nei cantieri del Tunnel di Tenda sono un principio sacrosanto, ma le risorse stanziate dalla Regione sono del tutto insufficienti e i criteri di assegnazione escludono troppe realtà che stanno subendo le conseguenze di questi interminabili lavori.”
È questa la posizione espressa in Consiglio Regionale da Mauro Calderoni, PD Piemonte, in merito all’emendamento della maggioranza che prevede 1 milione di euro per le attività penalizzate dal cantiere del Tunnel di Tenda.
“Si tratta di somme del tutto inadeguate – si sottolinea – che si traducono in contributi minimi per le imprese beneficiarie, mentre molte altre vengono escluse solo perché non ricadono nei comuni selezionati dalla Regione. È ingenuo pensare che l’impatto economico di questi cantieri si fermi ai confini amministrativi dei comuni individuati dalla giunta Cirio.”
Oltre al problema dei ristori, però, il tema centrale resta la necessità di un’accelerazione decisa dei lavori e l’individuazione di tempi certi per la loro conclusione. “La montagna cuneese e tutta la provincia Granda non possono più aspettare – ribadisce Calderoni –. Si chiede quindi alla Regione un impegno concreto: maggiori risorse, criteri più inclusivi e, soprattutto, un’accelerazione decisa per la conclusione dei cantieri, affinché le imprese e le comunità locali possano finalmente tornare alla normalità".