RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO DELLA LISTA ALBA CITTÀ PER VIVERE
Alba Città per Vivere: una politica senza ipocrisia, vicina alle persone
L’uscita dall’aula della minoranza in occasione del voto sull’ordine del giorno per la pace in Palestina ci lascia sconcertati. L’ordine del giorno in questione è nato dalla volontà di numerose realtà associative che si sono fatte promotrici di una raccolta firme a sostegno della Palestina e di una risoluzione pacifica al conflitto e dell’apartheid in corso, firmato da 305 cittadini e cittadine. Secondo loro, non sarebbe un tema che interessa i cittadini, e dunque il Consiglio comunale non dovrebbe occuparsene. Peccato che, quando erano in maggioranza, un ordine del giorno per la pace in Ucraina sia stato votato all’unanimità.
Questa è l’ipocrisia di una politica a cui non vogliamo abituarci. Perché è proprio questo tipo di atteggiamento che allontana le persone dalla politica, che genera sfiducia e disillusione. Noi, invece, vogliamo che questo ordine del giorno sia un segnale chiaro: un modo per riavvicinare chi crede nella pace e nella necessità di un mondo più giusto. Perché oggi tante persone si sentono disperse, prive di riferimenti, in cerca di qualcuno che dica loro: non siamo ciechi di fronte a ciò che accade, siamo indignati e con voi guardiamo a un futuro diverso.
Riteniamo che questa amministrazione comunale non abbia solo il compito di occuparsi della quotidianità – cosa che, tra l’altro, sta facendo con impegno e dedizione –, ma che abbia anche il dovere di rassicurare queste persone rispetto al futuro. Sapere di non essere soli, che ci sia una via di uscita dal mare di ipocrisia, avidità e incompetenza che ci circonda è fonte di benessere e gioia. Non è forse qualcosa di cui debba occuparsi un’amministrazione?
Per i giovani e le giovani, la cui salute mentale è messa a dura prova da un mondo che guarda solo alla performance e al profitto, dimenticando la ricchezza della diversità e la forza della collettività, dobbiamo essere qualcosa di più. Dobbiamo dimostrare che esiste un’alternativa, che la politica può essere uno strumento di speranza e di cambiamento. Se non lo faremo, avremo fallito nel nostro compito di amministratori e di guide della comunità.
Noi scegliamo di non essere ciechi. Noi scegliamo di non essere indifferenti. Noi scegliamo di restare, di votare, di testimoniare i valori della pace e della giustizia. Perché questa è la politica in cui crediamo e che vogliamo portare avanti per Alba e per i suoi cittadini.