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Attualità | 04 marzo 2025, 15:57

Termovalorizzatore, Giacchino: "La proposta di Cengio frutto di ignoranza o mancanza di rispetto verso una vicenda ancora aperta"

Lo scorso 27 febbraio, l'Unione Montana "Alta Langa" ha attivato un gruppo di monitoraggio per la bonifica dell'ex sito Acna

Termovalorizzatore, Giacchino: "La proposta di Cengio frutto di ignoranza o mancanza di rispetto verso una vicenda ancora aperta"

Nei giorni scorsi è stato istituito un gruppo di monitoraggio per la bonifica del sito ex Acna, attivato dall'Unione Montana "Alta Langa". La luce verde è arrivata lo scorso 27 febbraio, presso l'ex filanda di Monesiglio, dove si è svolta una partecipata riunione in attuazione della decisione presa nel settembre 2024 dai presidenti della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, dell'Unione Montana e della Valle Bormida.

Il gruppo si occuperà anche dell'ipotesi ventilata nelle ultime settimane riguardo alla realizzazione di un termovalorizzatore per i rifiuti della Regione Liguria nello stesso sito, tema discusso nella riunione di Camerana il 20 febbraio e successivamente nell'assemblea di Monesiglio. Durante l'incontro, il consigliere provinciale Massimo Antoniotti, il presidente dell'Unione Montana Alta Langa Davide Falletto, il sindaco di Camerana Massimiliano Romano e Pier Giorgio Giacchino, presidente dell'Associazione Lavoratori Acna, hanno espresso una ferma contrarietà all'ipotesi di realizzare qualsiasi impianto di termodistruzione di rifiuti, siano essi urbani o industriali, nel sito ex Acna, soprattutto considerando la sua posizione sul confine piemontese, esposta stabilmente ai venti di mare.

L'osservatorio sarà composto dai presidenti della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e dell'Unione Montana Alta Langa o loro delegati, ARPA Piemonte, i sindaci della Valle Bormida e le associazioni, e rimarrà operativo fino al completamento del processo di bonifica.

Sembra che l'opposizione all'ipotesi di Cengio come sito per il trattamento dei rifiuti della Liguria sia ormai ampia e decisa. Questa posizione si basa anche sulle preoccupazioni di Pier Giorgio Giacchino, che da sempre sottolinea le criticità ambientali, sanitarie, tecniche, logistiche, autorizzative, storiche e legate alle opportunità del sito.

"Il presidente Cirio ha compreso il sito ex Acna nel suo programma di lavoro quinquennale chiedendo di mettermi a disposizione per chiudere per quanto possibile una vicenda irrisolta su cui si stava perdendo perfino memoria. Ho condiviso la sua idea dell’osservatorio, anche se non ho buon ricordo di organismi siffatti. Non è detto che ne farò parte, ma il mio contributo è assicurato, sarà progressivo, inevitabilmente scomodo per realizzare almeno quanto possibile. In merito al 'colpo di mano genovese' sui rifiuti, apparentemente tentato senza preavviso, segnalo solo che la proposta di Cengio può venire unicamente da totale ignoranza di una vicenda epocale ancora aperta, oppure da assoluta mancanza di rispetto e di pudore", commenta Giacchino.

Che fare, allora? Come risolvere?

"Per formazione e mentalità non sono concettualmente contrario alla termovalorizzazione, non è questione ideologica. Occorre riconoscere che l’eliminazione dei rifiuti è un problema enorme, ineludibile, vale per tutti, ma la soluzione per la Liguria può essere ancora e sempre a un metro dal Piemonte, al fondo di una minuscola valle costretta tra alte colline? Ancora? Non è la prima volta, fallirà di nuovo, si perderà altro tempo, gioverà solo ai soliti noti".

Dunque, è fiducioso?

"Cerco di essere sempre un passo avanti, preparato anche a ipotesi fantasiose. Provo a immaginare i rifiuti urbani del milione e mezzo di abitanti liguri e provo ad aggiungerne quasi altrettanti del basso Piemonte per un tondo tre milioni… ed ecco Cengio diventarne il baricentro! La posta e gli interessi in gioco sono tali da indurre in tentazione qualche genio che vorrebbe trattare ancora la Valle Bormida come il classico villaggio centroafricano, questa volta non solo più cuneese ma anche savonese. Non ci ha pensato nessuno? Ah, saperlo!".

Possiamo considerare il "villaggio" Valle Bormida fortificato?

"Per motivi che è tempo di lasciarsi alle spalle ha subito per un secolo, ma dal 1987 non ne hanno più vinta nemmeno una pur spendendo cifre mostruose. Se qualcuno cerca la battaglia finale io sono pronto, la Valle Bormida è pronta. Basterà ancora".


 

redazione

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