Piemonte dal Vivo porta in scena per la prima volta in Piemonte uno degli spettacoli teatrali più intensi e coinvolgenti di questa stagione: Autoritratto di e con Davide Enia. Un’opera che fonde memoria personale e collettiva, intrecciando il vissuto dell’autore con la storia della mafia siciliana e il trauma condiviso delle stragi che hanno segnato la coscienza del Paese.
Lo spettacolo, prodotto da CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, Accademia Perduta Romagna Teatri e Spoleto Festival dei Due Mondi, con il patrocinio della Fondazione Falcone, sarà in tournée in Piemonte a Tortona, Mondovì, Vigone e Asti all’interno delle stagioni comunali realizzate in collaborazione con Piemonte dal Vivo.
Inoltre, il 15 marzo Davide Enia sarà ancora in Piemonte con un altro suo spettacolo di grande successo, L’abisso, in scena al Teatro Alessandrino di Alessandria.
Autoritratto nasce dal bisogno di Davide Enia di confrontarsi con un vuoto di memoria: il 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci, non ha alcun ricordo personale. Partendo da questa rimozione, l’autore esplora il rapporto tra la Sicilia e Cosa Nostra, indagando il modo in cui la mafia ha segnato il tessuto sociale e familiare dell’isola. Il lavoro teatrale si sofferma su eventi di tragica portata, come il rapimento e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, e si configura come una riflessione profonda sulla violenza, il silenzio e la memoria.
Attraverso il canto, il dialetto, il corpo e il teatro di narrazione, Enia dà vita a un'opera che è insieme tragedia, orazione civile e processo di autoanalisi. La regia e l’interpretazione sono dello stesso Enia, accompagnato dalle musiche di Giulio Barocchieri, il disegno luci di Paolo Casati e il suono di Francesco Vitaliti.
L’abisso, vincitore del Premio UBU 2019 per il miglior nuovo testo italiano, è un intenso monologo teatrale che racconta le drammatiche vicende dei migranti nel Mediterraneo attraverso un’esperienza profondamente umana e personale. Enia intreccia testimonianze reali con la propria storia familiare, creando uno spettacolo di grande impatto emotivo e civile.
Davide Enia (Palermo, 1974) è drammaturgo, regista e attore tra i più premiati della scena teatrale italiana. Vincitore di riconoscimenti prestigiosi come il Premio UBU, il Premio Tondelli e il Premio Maschere del Teatro, ha conquistato anche il pubblico internazionale con i suoi testi tradotti in oltre 16 lingue. Dopo il successo di Italia-Brasile 3 a 2, Maggio '43 e L’abisso, torna in scena con un nuovo lavoro che scava nelle radici della memoria collettiva.