Sport - 05 marzo 2025, 17:11

Biathlon, mondiali junior: la cuneese Francesca Brocchiero quinta nella staffetta femminile di Oestersund

Quartetto azzurro completato da Fabiana Carpella, Birgit Schoelzhorn e Ilaria Scattolo

Francesca Brocchiero (foto fisi aoc)

Dominio assoluto della Francia nella staffetta femminile junior di Oestersund, gara che apre l’ultima giornata di gare della kermesse iridata giovanile.

Il quartetto francese (Celia Henaff, Voldiya Galmace-Paulin, Anaelle Bondoux e Amandine Mengin) si impone con una prestazione al poligono nettamente superiore, anche nella capacità di riuscire a venir fuori da situazioni da “spalle al muro”, conquistando l’oro in 1h15’12″4 con 14 ricariche utilizzate in una gara in cui la località svedese ha fatto vedere ciò per cui è tristemente famosa: condizioni di vento mortifere che ha portato tutte le squadre (eccetto quella transalpina nel giro di penalità). Medaglia d’argento per la Germania (Charlotte Gallbronner, Lea Zimmermann, Alma Siegismud e Lotta De Buhr) a 1’06″8 con 2 giri di penalità e 13 ricariche, mentre il bronzo è andato alla Norvegia (Ann Kristin Aaland, Siri Skar, Guro Ytterhus e Silje Berg-Knutsen) con un distacco dalla testa di 1’19″2 con 3 giri di penalità e 12 ricariche.

Giornata difficile per il quartetto azzurro (Fabiana Carpella, Birgit Schoelzhorn, Francesca Brocchiero e Ilaria Scattolo) che nonostante delle prestazioni positive sugli sci, non sono riuscite a fare lo stesso al poligono, entrando nel giro di penalità ben 5 volte, usando 16 ricariche. Per l’Italia arriva comunque un buon quinto posto finale a 4’27″3.

LA GARA

Parte in realtà bene la gara dell’Italia, che nel primo poligono esce in testa senza ricariche assieme alla Germania, mentre con tre ricariche la Francia rimane attardata, costretta a rimontare. Carpella distanzia la Germania nella seconda tornata ma Henaff riesce a rimontare nettamente rispetto alla testa di ben 7″. Il poligono però dice male all’Italia a partire dalla prima serie in piedi: la biathleta trentina, incappa come la Germania in condizioni difficili ed è costretta a girare per ben due volte (uscirà poi nona a 40”1 dalla testa dall’anello di penalità). La testa della corsa cambia con la Francia che, con una sola ricarica ne approfitta e si riporta nelle posizioni nobili della classifica, per – di fatto – non lasciare più la testa della gara. Al primo cambio Carpella passa la staffetta nelle mani di Schoelzhoern a 40”5, rimontando di un paio di posizioni e facendo segnare il secondo miglior tempo sugli sci in frazione.
Da qui la gara delle azzurre è in salita: poco precise al poligono, e perdendo diverso tempo per coprire i bersagli in condizioni comunque, è da ribadire, non facili, l’Italia si ritrova a fare presto gara sé. Nonostante tutto le azzurre si difendono sugli sci, in particolar modo Brocchiero che, in una terza frazione in solitaria, ha solo 20″2 di distacco sugli sci dalla più veloce in pista, la norvegese Ytterhus. Ilaria Scattolo porta l’Italia in quinta posizione grazie ad una bellissima serie a terra nell’ultima frazione, ma come tutte le sue compagne è vittima anche lei del vento e, nel tiro in piedi, entra nel giro di penalità.
La Francia “ci prova” a riaprire la gara in più di un’occasione, complice il vento che ha reso la gara difficile a chiude, ma le atlete danno prova di grande sangue freddo, chiudendo i bersagli senza entrare nell’anello di penalità, al contrario delle avversarie. Anche l’anello debole del quartetto, la terza frazionista Bondoux, che in pista non temibile rispetto alle compagne di squadra, è riuscita a mantenere grazie al tiro il margine conquistato sulle avversarie, che nella serie in piedi vanno in penalità. Nell’ultima serie, la tedesca De Buhr, ex fondista e allenata da Denise Herrmann quando ha effettuato il suo passaggio al biathlon, approfitta del giro di penalità della norvegese per portarsi in seconda posizione e conquistando la medaglia d’argento.

fisi aoc