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Agricoltura | 06 marzo 2025, 11:41

Furti di trattori con destinazione Est Europa: decine e decine di casi in tutta la Granda

Coldiretti esprime preoccupazione per il fenomeno, che sarà affrontato anche nel prossimo incontro sulla sicurezza in Prefettura. Indagini in corso per individuare la banda

Trattore rubato a Ceresole ad agosto 2024

Trattore rubato a Ceresole ad agosto 2024

Un fenomeno diffuso e sempre più preoccupante. Che riguarda non solo l'Italia, in particolare il nord, ma anche altri Paesi europei. E che preoccupa sempre di più la nostra provincia, a vocazione agricola. 

Parliamo dei furti di trattori, mezzi che costano decine di migliaia di euro. Il fenomeno è in rapida espansione in provincia di Cuneo e coinvolge l’intero territorio, dall’Albese al Cuneese, dal Braidese al Fossanese, dal Saviglianese al Monregalese fino al Cebano, con danni ingenti per le aziende. La denuncia arriva da Coldiretti Cuneo a margine dell’incontro in Prefettura in cui il Direttore Francesco Goffredo ha portato la dinamica all’attenzione del Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano.

Dell'ultimo caso abbiamo scritto solo ieri, dando notizia del furto di un trattore da 60mila euro fatto sparire a Priocca e ritrovato in pezzi al porto di Ancona. 

Un altro caso di cui abbiamo dato notizia è dell'ottobre scorso, con la denuncia per ricettazione di un rumeno 39enne, residente all’estero, sorpreso dai Carabinieri di Moglia, nel Mantovano, mentre, a bordo di una bisarca con targa rumena, tentava di portare verso la Romania due trattori poi risultati rubati in provincia di Cuneo.

Sono decine le aziende agricole – riferisce Coldiretti Cuneo – che, in ogni angolo della Granda, hanno subìto il furto di mezzi agricoli, in particolare di trattori nuovi, nel corso del 2024 e, in modo esponenziale, negli ultimi mesi. I furti avvengono perlopiù nelle ore notturne, durante le quali i malviventi tendono a muoversi su strade secondarie, ma non mancano i casi in cui la sottrazione dei mezzi si verifica nell’ambito di fasi lavorative in corso, ad esempio durante il pompaggio delle acque irrigue.

Nella maggioranza dei casi – spiega Coldiretti – grazie al pronto intervento delle Forze dell’Ordine nonché all’aiuto del segnale GPS in dotazione ai mezzi rubati, è stato possibile sventare i furti e avere contezza del fatto che la refurtiva, nel frattempo spogliata di segni di riconoscimento, matricole e targhe di circolazione, veniva convogliata presso punti specifici per il caricamento su bisarche o camion, plausibilmente con destinazione finale Est Europa.

I carabinieri sono al lavoro per risalire agli autori dei furti, con tutta probabilità un'unica banda, che agisce su tutto il territorio provinciale. 

Come emerge dalla ricognizione di Coldiretti Cuneo, i reati sono diffusi in maniera capillare sul territorio, interessando comuni dell’area albese e braidese (La Morra, Sommariva Perno, Bra, Ceresole d’Alba, con punti di smistamento della refurtiva ipoteticamente collocabili in zona Monteu Roero e Canale), ma anche comuni nell’area cuneese (Cuneo e Peveragno), fossanese (Bene Vagienna e Trinità), cebano-monregalese (Mondovì e Castellino Tanaro) e saviglianese.

“Preoccupa l’escalation di episodi di furto nelle nostre campagne – dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nadauna problematica che mette a rischio la continuità delle attività agricole, ancor più ora, con l’arrivo della primavera, quando le aziende si apprestano ad iniziare a pieno ritmo i lavori nei campi”.

“Ringraziamo il Prefetto Savastano per la grande attenzione dimostrata – è il commento del Direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo e per l’impegno preso a inserire uno specifico ordine del giorno nel prossimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (COSP). Da parte nostra, confermiamo la piena disponibilità della Coldiretti a collaborare con Istituzioni e Forze dell’Ordine nel contrasto ai fenomeni di criminalità”.

Barbara Simonelli

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