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Copertina | 09 marzo 2025, 00:00

Inalpi e il San Luigi di Orbassano insieme per creare alimenti gustosi per pazienti nefropatici, oncologici e affetti da fibrosi cistica

Il presidente Ambrogio Invernizzi illustra la sperimentazione in atto nel Centro di ricerca e sviluppo dell'azienda di Moretta. Con un occhio sempre attento a sostenibilità e innovazione, due pilastri di Inalpi

Inalpi e il San Luigi di Orbassano insieme per creare alimenti gustosi per pazienti nefropatici, oncologici e affetti da fibrosi cistica

Nel dicembre scorso, Inalpi ha presentato il nuovo progetto - realizzato con il San Luigi di Orbassano - finalizzato a consentire un’adeguata alimentazione anche ai pazienti più complicati, per i quali è necessario mantenere un corretto apporto calorico durante tutte le fasi della malattia, garantendo anche la gradevolezza della loro dieta. Un progetto sperimentale condotto in collaborazione fra Inalpi S.p.A.- azienda lattiero-casearia di Moretta (CN) e l’Azienda Ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano, che riguarda in particolare i pazienti affetti da fibrosi cistica, malati oncologici e nefrologici. 

L’obiettivo è la realizzazione di un prodotto caseario con determinate caratteristiche nutrizionali e un bilanciamento tra micro e macronutrienti adeguato alle caratteristiche delle patologie senza comprometterne il gradimento. Il progetto prevederà una prima fase di elaborazione del prodotto alimentare nei laboratori InLAb Solutions – centro Ricerca e sviluppo Inalpi e una seconda fase di valutazione della compliance all’assunzione del trattamento e della gradibilità del prodotto nei reparti del San Luigi coinvolti nel progetto.

Chiediamo ad Ambrogio Invernizzi – Presidente Inalpi: “Quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad avviare questo progetto?”

“L’avvio di questo progetto rappresenta, per Inalpi, il proseguimento del percorso di valorizzazione di una materia prima tanto complessa quanto ricca e unica come il latte.” – afferma Ambrogio Invernizzi – Presidente Inalpi S.p.A. – “La nostra storia recente è legata ad una filiera corta e controllata che fornisce latte di alta qualità. Ed è proprio partendo dalla filiera che vogliamo immaginare un utilizzo sempre più completo del latte, anche attraverso la realizzazione di progetti che vadano oltre il suo uso tradizionale e, attraverso processi innovativi come quelli che stiamo sperimentando con InLab, si possa arrivare alla realizzazione di prodotti funzionali, alimenti cioè in grado di apportare benefici e nutrizione”.

“Quali gli obiettivi?” 
“InLab Solutions, grazie alla sua esperienza nella ricerca e sviluppo, offre a questo progetto, la propria struttura di ricerca, i suoi collaboratori e le attrezzature all’avanguardia, volte alla formulazione di alimenti appetibili e vivaci a pazienti con particolari esigenze dietetiche e complementari alle cure sanitarie”. - sottolinea Jean Pierre StuderAD InLab Solutions –- Il corretto bilanciamento di micro e macronutrienti, ricevuto dal dipartimento di dietetica e nutrizione clinica del AOU saranno la guida di questo importante progetto. Tre gli obiettivi da raggiungere per migliorare lo stile di vita di pazienti nefropatici, oncologici ed affetti da fibrosi cistica. Tre sfide diverse con percorsi da tracciare nel rispetto delle specifiche terapie e con estrema attenzione e salvaguardia alla sicurezza alimentare.”

La strada giusta, è il claim che negli ultimi 5 anni accompagna l’organizzazione di Moretta, sinonimo di un percorso che ha portato al raggiungimento di importanti obiettivi come il completamento della costruzione della seconda torre per la produzione del latte in polvere. E all’interno di questo percorso anche l’ampliamento del centro R&D InLab Solutions: cuore dell’innovazione di prodotto e di processo impegnato nella ricerca, ricettazione e packaging di nuove referenze che siano testimoni dei valori Inalpi - buono, giusto e sicuro. 
In questo viaggio, caratterizzato da innovazione continua, il 2025 si è aperto con la presentazione dell’ultima novità made in Moretta: il Mascarpone Latterie Inalpi.
 


Il Mascarpone Latterie Inalpi – punta alla valorizzazione di una materia prima unica come il miglior latte e panna di centrifuga di filiera 100% piemontese, in un prodotto tradizionale, ma assolutamente inedito per Latterie Inalpi. L’ultimo nato di casa Inalpi è caratterizzato da una texture soffice e avvolgente e una consistenza liscia e morbida - rappresenta una nuova proposta per un mercato italiano ampio con un target di consumatori trasversale e con un’ottima prestazione anche in termini di export dove il mascarpone è ambasciatore di un’identità Made in Italy estremamente ricercata e apprezzata da tutti i mercati esteri. Il Mascarpone Latterie Inalpi si contraddistingue – rispetto al mercato – per le sue caratteristiche organolettiche e per essere una referenza che offre garanzia di tenuta in lavorazioni sia domestiche che professionali.

Progetti questi che segnano un attento percorso rivolto all’innovazione e non solo, perché il futuro delle aziende si fonda sulla capacità di saper valutare quello che verrà con lungimiranza, per poter affrontare nuovi percorsi talvolta per primi alcune volte da soli. L’esatta filosofia che ha accompagnato Inalpi nei suoi quasi 60 anni di vita. Innovazione e sostenibilità, le pietre su cui Inalpi sta costruendo il proprio domani, nella convinzione che investire oggi sia sinonimo di costruzione di un futuro.

Presidente Invernizzi il percorso di Inalpi è in costante crescita ed anche il percorso di sostenibilità prosegue in modo spedito. Quali sono i risultati che ritiene debbano essere messi in evidenza in questo avvio di anno?”
“Il 2024 è stato un buon anno, cresciamo di circa il 10%: chiuderemo a circa 300 milioni di euro di fatturato contro i 275 dell’anno scorso. La previsione a budget del 2025- prosegue- è di arrivare a 330 milioni di euro. Per quello che riguarda il percorso di sostenibilità e innovazione vorrei sottolineare che la sede dl Gruppo Inalpi si trova a Moretta, in un’area tutelata Unesco, e dunque l’attenzione alla sostenibilità è primaria: abbiamo già brevettato due progetti, uno sulla riduzione delle emissioni enteriche delle vacche, e uno sulla riduzione del consumo di acqua. Abbiamo infatti l’obiettivo di portare a compimento un progetto che prevede una fase di recupero dal “condensato” - ottenuto dal processo di evaporazione del latte - che verrà trattato in un impianto a “osmosi inversa” per consentire il riutilizzo come acqua potabile ad uso industriale all’interno dei sistemi di lavaggio e delle reti di produzione.

Ed una seconda fase nella quale l’acqua di scarico al depuratore, una volta subito il processo tradizionale di depurazione, sarà recuperata, trattata e riutilizzata all’interno degli impianti produttivi Inalpi dopo un attento processo di potabilizzazione costituito da una serie di pre-filtrazioni, ultrafiltrazione, osmosi inversa e re-mineralizzazione finale. Per quanto riguarda invece il progetto relativo alle emissioni, che stiamo portando avanti in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, stiamo lavorando per arrivare ad una valutazione dei migliori interventi sulle fermentazioni enteriche, che rappresentano la maggior causa di emissione, attraverso l’addizione di integratori nell’alimentazione per una riduzione delle emissioni giornaliere. Ma valuteremo anche interventi nella fase di stoccaggio dei reflui zootecnici, durante la quale vengono prodotti ammoniaca, metano e sostanze odorigene, grazie a trattamenti con appositi prodotti che ne riducono le emissioni. Ed infine il progetto ha l’obiettivo di ridurre la quantità di concimazioni necessarie per la coltivazione di alimenti zootecnici. Stimiamo di chiudere il progetto per l’autunno del 2025, ma già i primi dati di confermano una riduzione delle emissioni di un 30%”.

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