I medici di famiglia aderenti alla FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) di Cuneo chiedono il supporto dei pazienti, in una sorta di chiamata all'allenza. La questione è nota: la riforma che li trasformerebbe da liberi professionisti a dipendenti. Oggi sono, appunto, liberi professionisti convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, con un proprio studio privato e ampia autonomia organizzativa.
La riforma prevederebbe, invece, l'esercizio della professione all'interno dei nuovi presidi territoriali, garantendo una copertura dalle 8 alle 20 con servizi diagnostici avanzati.
Ecco che la FIMMG di Cuneo ha organizzato una mobilitazione attraverso la quale gli assistiti sono chiamati a firmare una petizione.
"Questa riforma - scrive la FIMMG - rischia di essere un ulteriore passo verso lo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale, aprendo la strada in maniera indiretta ad una desertificazione di ciò che resta dei servizi sanitari territoriali ed aprendo ad una sempre più ad una successiva probabile privatizzazione anche dei servizi di Assistenza Primaria. Noi Medici di Famiglia abbiamo alzato la voce per difendere il diritto dei cittadini ad una Sanità pubblica, accessibile, capillare, di fiducia e di qualità. Se vuoi difendere un'assistenza sanitaria fiduciaria, personalizzata ed umana, garantita attualmente attraverso il diritto costituzionale della scelta del Medico, ti invitiamo a venire presso i nostri ambulatori questa settimana (entro il 14/3/25) per firmare la petizione allegata in calce che verrà da noi inviata al Presidente della Regione, Alberto Cirio. Un piccolo gesto di impegno personale per far sentire la tua voce ma che può fare la differenza per il futuro della tua salute e del Sistema Sanitario Nazionale.
Questo il testo che i cittadini sono invitati a firmare:
Egregio Presidente, esprimo profonda preoccupazione per i cambiamenti annunciati dai mezzi di comunicazione per la Medicina Generale. Voglio continuare a poter scegliere il mio Medico di Famiglia, voglio che lo studio del medico sia vicino alla mia casa, voglio che il mio Medico possa dedicarsi alla mia salute con la libertà e la flessibilità di oggi, voglio essere considerato una persona da seguire e non una prestazione da erogare. Se il mio Medico diventerà dipendente che lavora esclusivamente ad ore garantendo turni e non assistenza, perderò il mio punto di riferimento per la salute, perderò il mio diritto di scelta, perderò la sua vicinanza. Non sono disposto a retrocedere sulla possibilità di avere il mio medico di famiglia, unica figura capace di garantirmi assistenza personalizzata grazie a quel rapporto umano che genera fiducia e conoscenza approfondita della mia storia clinica e di quella dei miei familiari. Nessuno tocchi il mio medico di famiglia!