Dopo settimane di grande apprensione per la salute del Santo Padre, il bollettino medico emesso nel tardo pomeriggio dai sanitari del Policlinico Gemelli di Roma riaccende la speranza: i medici che hanno in cura Papa Bergoglio hanno deciso di sciogliere la prognosi.
Tuttavia, si legge ancora nel bollettino "in considerazione della complessità del quadro clinico e dell'importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero".
L'apprensione del mondo per la voce affaticata
Appena pochi giorni fa, il mondo intero si era enormemente preoccupato ascoltando la voce flebile di Papa Francesco in un messaggio audio trasmesso durante il rosario in Piazza San Pietro. Era la prima volta che il Pontefice parlava pubblicamente dopo oltre 20 giorni di ricovero al Gemelli per una polmonite bilaterale.
"Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie", aveva detto il Papa in spagnolo, con un tono di voce che evidenziava la fatica nel parlare.
Quell'audio, pur carico di gratitudine per la vicinanza dei fedeli, aveva fatto emergere la gravità della situazione. Le informazioni fornite dall'équipe medica parlavano di condizioni stazionarie, con la necessità di continuare l'ossigenoterapia ad alti flussi.
Il professor Massimo Pistolesi, pneumologo, aveva spiegato al quotidiano online Open che la voce del Papa rifletteva un forte affanno respiratorio, probabilmente legato non solo ai problemi polmonari, ma anche a difficoltà di deglutizione, con il rischio di crisi respiratorie e infezioni. L'uso prolungato del cortisone, inoltre, avrebbe potuto indebolire la muscolatura e la capacità di respirazione autonoma.
Asti e il legame Speciale con Francesco
La notizia dello scioglimento della prognosi, pur nella prudenza dei medici, è stata accolta con enorme sollievo anche nell'Astigiano, terra d'origine della famiglia di Papa Francesco. Qui i fedeli astigiani ricordano con enorme affetto la visita del Pontefice nel novembre 2022, quando Francesco incontrò i suoi parenti e celebrò una solenne cerimonia religiosa nella Cattedrale di Asti, a testimonianza di un legame forte e mai dimenticato.
Le preghiere per la sua pronta guarigione continuano a risuonare nelle chiese, in attesa di nuovi aggiornamenti sulle sue condizioni di salute.