Al Direttore - 11 marzo 2025, 12:32

Amianto, inizia la sorveglianza sanitaria agli ex-esposti per Asl Cn1

Le associazioni Aica e Arasis commentano positivamente l’avvio di un protocollo dedicato da parte dell’azienda sanitaria

L'ingresso dell'Alstom di Saviglian, dove l'Asl Cn1 ha dato recentemente il via alle visite obbligatorie

Riceviamo e pubblichiamo.

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Finalmente dovremmo essere arrivati alla fine di questo lungo cammino

Brevemente riepiloghiamo le date principali:

  • legge 257 del 12 marzo 1992 vietò l'utilizzo dell'amianto e la produzione di manufatti contenenti amianto. Previsto prepensionamento con incremento 50 % contributi, con almeno 10 anni di esposizione. Prevista sorveglianza sanitaria per tutti gli ex-esposti indipendentemente dal periodo di esposizione.
  • anni ‘90 le 2 associazioni hanno fatto una raccolta firme, per chiedere la sorveglianza sanitaria, ottenendo 2.000 firme.
  • accordo Stato Regioni 39/CSR del 22 febbraio 2018 per norme generali di sorveglianza sanitaria valide per tutto il territorio nazionale (sono passati 26 anni per avere un regola nazionale).
  • anni 2020-2022 sorveglianza avviata in alcune regioni, non in Piemonte, ma rallentata o sospesa nel periodo del Covid.
  • 18 gennaio 2023 , lettera aperta dell’allora  assessore regionale alla Sanità dottor Icardi Luigi Genesio da parte delle associazioni AICA di Savigliano e ARASIS di Mondovì.
  • 19 gennaio 2023 lettera di risposta dell’’assessore, con attività da svolgere prima di avviare l’attività ma soprattutto l’impegno scritto di avvio nel secondo semestre 2023., data smentite dalla realtà.
  • 3 marzo 2025: viene avviata, in deroga, la sorveglianza sanitaria solo per L’ASL CN1, seguiranno in un 2° tempo le altre ASL.


Nonostante siamo da sempre impegnati, per questa attività, anche noi abbiamo appreso dagli organi di informazione di questo avvio parziale (leggi qui). 

Siamo rimasti stupiti che il funzionario della Regione con cui siamo in costante contatto e che si era impegnato ad avvisarci, dopo nostra chiamata ci ha chiesto di parlare con il suo superiore.

Abbiamo constatato, che in via eccezionale, era stato anticipato l’avvio per l’ASL CN1, ma solo per la prima fase del protocollo, che prevede un consulto e una spirometria con lo Spesal (Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro). La parte in ospedale (radiografia) non è ancora stata programmata.

Sicuramente ha influito la disponibilità dello Spresal CN1. Siamo sorpresi perché abbiamo contatti con questi politici, a cui abbiamo inoltrato le nostre richieste, ma senza una risposta diretta a noi.

Nel caso dei sindacalisti in questione, li incontriamo al comitato strategico amianto e solo nelle ultime riunioni del comitato hanno preso coscienza della sorveglianza sanitaria. L’organismo si riuniva all'Assessorato alla Salute 4 volte all’anno, l'ultima consultazione risale al 29 aprile 2024.

Sono stati assenti sulla sorveglianza le sigle sindacali della provincia, così come la Fim Cisl e la Uil Uilm dell’Alstom al processo presso il tribunale di Saluzzo per sei vittime non costituendosi parte civile , come il rappresentante dello Spi Cgil che aveva lavorato nel reparto dove ci sono più vittime il  quale, a richiesta, si è rifiutato di testimoniare perché aveva dimenticato tutto. La sorveglianza sanitaria è stata ignorata dal sindacato fino all’iscrizione degli ex esposti all’amianto allo Spresal Cn1 presso le sedi sindacali.

Sulla sorveglianza sanitaria siamo stati aiutati dal professor Benedetto Terracini e dal dottor Dario Mirabelli già direttore del registro dei mesoteliomi scomparso di recente. Purtroppo intorno a noi da parte della politica e dal sindacato c’è stato un gran silenzio, nonostante la nostra presenza sui giornali e iniziative pubbliche libere a tutti, fino all’iscrizione al registro per la sorveglianza sanitaria.

In ogni caso è più che positivo che la situazione si sia sbloccata e come riferito dagli organi di stampa, che sia data la priorità alla ex-Fiat Ferroviaria (oggi Alstom) di Savigliano, che conta il maggior numero di vittime per processi legati all’amianto.

Ricordiamo che In assenza di patologie, dopo la spirometria e la radiografi,)  il percorso si interrompe, non si tratta di una prevenzione che preveda richiami. Continua ovviamente dove vengono riscontrati dubbi, problemi o patologie, o nel caso in cui una persona riscontri nuove patologie correlabili all’amianto.

L’iscrizione alla sorveglianza è su base volontaria, quindi invitiamo tutte le persone interessate che non si sono iscritte, a farlo al più presto. L’iscrizione può essere fatto dal proprio computer ed è richiesto l’intervento del medico curante per le persone che hanno raggiunto gli 80 anni.

Fatto curioso, sono le persone che si rivolgono al medico curante  a spiegare di cosa si tratta, la Regione si era impegnata a comunicarlo, ma ad oggi non risulta fatto.

Armando Vanotto a nome dell’Associazione Italiana contro l’Amianto Onlus (Aica), Savigliano;
Sebastiano Sampò a nome dell’Associazione Rischio Amianto e Sostanze Inquinanti per la Salute di Mondovì e della Val Tanaro (Arasis), Mondovì