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Cronaca | 11 marzo 2025, 19:49

Le tagliò i freni dell'auto e tentò di buttarla giù dal balcone: a processo per stalking

A doverne rispondere è un uomo monregalese. In aul, il racconto della sua ex fidanzata

L'ingresso del tribunale di Cuneo

L'ingresso del tribunale di Cuneo

Il tentativo di buttarla già da un balcone e i freni dell’auto tagliati. Ci sarebbe tutto questo nel procedimento per stalking a carico di un uomo monregalese, denunciato dalla sua ex fidanzata. Tra le accuse, anche quella di aver “restituito” i gatti di cui la ragazza si prendeva cura lanciandoglieli nell’abitacolo della macchina. 

La giovane, come spiegato in aula, era appena maggiorenne quando andò a vivere con lui: “Io lavoravo e lui no- raccontò-. Tutto lo stipendio lo mettevo in casa e lui prendeva quello che voleva. Era geloso del mio lavoro, mi toglieva le chiavi della macchina, minacciava me e le persone con cui lavoravo. Alla fine mi ha chiusa in casa, non potevo più andare a lavorare e mi sono licenziata”.

Ma anche nel nuovo posto di lavoro le cose non sarebbero andate bene: “Si era presentato nella pizzeria in cui lavoro a fare casino e a spaventare il mio datore di lavoro”.  

In un’altra occasione, poi, lui le avrebbe “restituito" i mici di cui la ragazza si prendeva cura. “Non mi aveva nemmeno lasciato prendere il cane - spiegò-. Sono poi andata a prenderlo con i Carabinieri, mentre con i gatti non ci ero riuscita. Per darmi fastidio e farmi rimanere male, me li buttò in macchina: li trovai solo quando staccai il turno di lavoro. Appena ho fatto retromarcia, mi sono accorta che l’auto non frenava più”. Il meccanico avrebbe parlato di bulloni allentati e fusibili staccati. 

L’episodio più inquietante, verosimilmente anche il più violento e consumatosi sotto gli occhi di alcuni testimoni, due amici della giovane e la madre dell’imputato, sarebbe accaduto quando lei, scappando da casa, si sarebbe rifugiata a casa di un'amica. Lui, dopo averla presa a calci e pugni avrebbe tentato di buttarla dal balcone di un secondo piano. La ragazza denunciò tutto. 

“Ha continuato a seguirmi anche sui social- ha affermato la giovane-.  Sapeva tutte le mie password e riusciva a entrare ovunque, insultandomi o scrivendo in chat su Facebook e Instagram, dove fingeva di essere me”. Solo cancellando tutti i profili, ha detto, è riuscita a ritrovare un po’ di pace.
 
 

CharB:

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