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Economia | 12 marzo 2025, 17:22

Vertenza Diageo: il sindacato dei dirigenti e quadri non coinvolto nelle trattative con la proprietà?

Federmanager Cuneo non convocata agli incontri tenuti da mesi con le rappresentanze dei lavoratori. Il presidente D’Alessandro: “Scelta che un po’ ci stupisce, noi da sempre abituati al dialogo costruttivo con le principali aziende del nostro territorio"

Fulvio D'Alessandro, presidente Federmanager Cuneo

Fulvio D'Alessandro, presidente Federmanager Cuneo

"Per quanto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali abbia indicato tra i destinatari sindacali anche Federmanager Cuneo la nostra territoriale, da tempo, non è stata coinvolta se non dopo richiesta da parte nostra all’azienda con un breve incontro mutuato da Confindustria Cuneo, che ringraziamo".

La protesta, garbata ma decisa, nello stile del suo presidente Fulvio D’Alessandro, è quella che il sindacato che rappresenta dirigenti e quadri si è visto costretto ad avanzare stante la singolare condizione di riserva nella quale l’hanno sinora relegata i vertici della multinazionale britannica impegnati nella vertenza sull’annunciata chiusura del sito industriale di Santa Vittoria d’Alba.

L’ultima occasione, l’incontro tra azienda e sindacati tenuto venerdì 7 marzo presso la sede di Confindustria Cuneo, dove Federmanager non è stata nuovamente invitata, come non lo è stata all’incontro in programma in Regione nel pomeriggio di oggi, mercoledì 12 marzo.

Una posizione forse arbitraria del suo diritto alla rappresentanza sindacale che la multinazionale degli "spirit" avrebbe messo in atto nonostante l’associazione sia tra le parti coinvolte nel parallelo tavolo aperto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e nonostante annoveri propri associati tra i 5 manager e 16 quadri che fanno parte dei 349 dipendenti (già scesi a 341, intanto: con loro figuravano 113 impiegati  e 215 operai) destinati a perdere il lavoro se l’azienda, come sembra, proseguirà nel suo intento di arrivare alla chiusura degli impianti ex Cinzano entro il termine del giugno 2026.

"Non è nostra abitudine interferire in scelte di delocalizzazione aziendale anche se non le condividiamo – riprende D’Alessandro –. La nostra funzione, da ormai 80 anni, è stabilire rapporti a tutela dei nostri associati facendo prevalere collaborazione, rispetto, servizi, tutele contrattuali. Siamo abituati a interloquire, da molti anni, con primarie aziende industriali del territorio, italiane e non solo, aziende che considerano Federmanager Cuneo soggetto con il quale stabilire un percorso fatto più di welfare, ricollocazione e servizio che di contrapposizione e scontro".

"Spesso siamo chiamati – prosegue – a sottoscrivere per le aziende, avendone titolo vincolante, i piani formativi Fondirigenti e, in questo senso, non poniamo alcuna riserva sperando sempre in un atteggiamento di reciprocità e considerazione. La nostra posizione non cambia così come la nostra disponibilità, anche perché abbiamo partecipato al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2024 sottoscritto da Federmanager e Confindustria".

"Nel caso Diageo – è la conclusione del presidente D’Alessandro – attendiamo a questo punto gli eventi... ma senza interlocuzione con i dirigenti e i quadri apicali il nostro coinvolgimento non può essere attivo. Ci auguriamo che i nostri colleghi possano trovare una dignitosa soluzione all'attuale stato di difficoltà così come tutti i lavoratori, operai e impiegati, che  meritano rispetto, dignità, tutela".

E. M.

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