Cronaca - 20 marzo 2025, 17:19

Malore dopo l’arrivo dei Carabinieri, la Procura apre indagine sulla morte di un 22enne di Neive

Oggi l’autopsia sulla salma del giovane di origine marocchina spentosi lunedì dopo quattro giorni di ricovero in rianimazione a Verduno. Domani ad Alba un corteo organizzato dagli amici. L’Associazione Immigrati nomina un legale per fare chiarezza sulla vicenda

Gallib Ali, 22enne

Una vicenda dai contorni ancora poco chiari quella ora all’attenzione della Procura della Repubblica di Asti. A chiedere di fare luce sulle circostanze che hanno portato alla morte del loro congiunto, la famiglia di Gallib Ali, 22enne residente a Neive, deceduto lunedì presso la rianimazione dell’ospedale di Verduno dopo alcuni giorni di un ricovero che, secondo quanto da loro riferito, sarebbe avvenuto in seguito a un malore, verosimilmente un infarto, che il giovane avrebbe accusato all’interno di una struttura ricettiva nel centro storico di Alba, contestualmente all’intervento di alcuni militari della Compagnia Carabinieri di Alba chiamati dal titolare della stessa (non sarebbe chiaro, al momento, per quale motivazione) tra l’una e le due di notte di giovedì 13 marzo.

Circostanze per appurare le quali i familiari del giovane attendono ora il responso dell’autopsia in corso proprio in queste ore presso l’ospedale "Cardinal Massaia" di Asti, dove la salma del giovane è stata intanto trasferita. A disporre l’accertamento tecnico irripetibile la dottoressa Lorena Ghibaudo, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica astigiana, che per lo stesso ha conferito incarico al dottor Valter Declame, primario del Dipartimento di Medicina Legale dell’Ospedale "Cardinal Massaja" di Asti.

Nato ad Alba, il ragazzo lascia la giovane moglie, insieme a madre, padre e un fratello, tutti residenti in zona. Al fianco della famiglia si sono attivati gli amici del giovane, che per lui hanno organizzato un corteo "commemorativo" in programma domani sera, venerdì con inizio alle ore 20.30, partenza da piazza Michele Ferrero e arrivo in via Calissano.

La manifestazione è sostenuta dall’Associazione Culturale Immigrati Alba, realtà da tempo impegnata nel favorire una piena integrazione della numerosa comunità di migranti albesi nel tessuto sociale della capitale delle Langhe. Il sodalizio ha avviato una raccolta fondi finalizzata a coprire i costi del trasporto della salma in Marocco, "affinché la famiglia possa dare al giovane una degna sepoltura nel Paese d’origine".

La stessa associazione, in rappresentanza della comunità e della famiglia, ha nominato un avvocato di fiducia, il legale astigiano Piermario Morra, e un medico consulente tecnico,  "per garantire trasparenza e verità sulle cause del decesso". "Secondo le prime informazioni – aggiunge –, il ragazzo ha subito un arresto cardiaco". Soccorso e portato in ospedale a Verduno, avrebbe perso i sensi e non si sarebbe più risvegliato sino al decesso, avvenuto lunedì.

Lo stesso legale della famiglia predica cautela: "E’ un momento delicatissimo, nel quale serve la massima serietà da parte di tutti  – dice l’avvocato Piermario Morra –. Oggi è avvenuto il conferimento dell’incarico da parte della Procura della Repubblica per quanto riguarda l’esame autoptico. Noi abbiamo nominato un nostro consulente, il dottor Federico Quaranta di Cuneo. L’esame inizierà oggi pomeriggio. Attendiamo l’esito. Il consulente nominato dal pubblico ministero si è preso 90 giorni di tempo. Abbiamo la massima fiducia nel lavoro della Procura".

Nessun commento, stante la presenza di un’indagine in corso, arriva al momento dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cuneo.

"Invitiamo tutti a partecipare pacificamente al corteo di domani, per chiedere chiarezza su questa tragedia e per esprimere solidarietà alla famiglia – dice ancora l’Associazione Immigrati –. L’Associazione Acia continuerà a seguire da vicino la vicenda".

Ezio Massucco