La 3^ Commissione Consiliare si è riunita alle ore 17 del 21 marzo presso la Sala Giunta, ad Alba, per esaminare nodi centrali circa la gestione finanziaria e amministrativa del Comune. Tra gli argomenti trattati, l'impatto della legge di bilancio 2025, il rendiconto della gestione finanziaria dell'esercizio 2024, alcuni importanti aggiornamenti relativi alla situazione del gruppo EGEA. Una postilla conclusiva ha riacceso il dibattito sulla gestione della comunicazione istituzionale del Sindaco, oggetto di riserve da parte della minoranza.
La riunione è iniziata con l’esame del decreto ministeriale del 4 marzo 2025 riguardante il contributo alla finanza pubblica per il periodo 2025-2029. Spetta all’assessore con delega a Programmazione e bilancio Luigi Garassino relazionare. Con un clamoroso ritardo che non può che lasciare perplessi, ancora il decreto ministeriale non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ciononostante, l’amministrazione ha scelto di anticipare la variazione di bilancio prevista. Il decreto impone accantonamenti progressivi significativi, che vanno dai circa 72 mila euro del 2025 fino ai 246 mila euro del 2029. Precisa Garassino: “Dato l’andamento positivo delle entrate nell’ultimo biennio, confermato, possiamo trovare spazio per la copertura di questo accantonamento. Pertanto, abbiamo optato per anticipare la variazione di bilancio, anche se il decreto, ad oggi, non è ancora stato pubblicato”. Il testo del decreto del 4 marzo a cura del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell'interno, indica nel dettaglio gli importi progressivi degli accantonamenti, che vengono congelati nel corso dell’esercizio di competenza per poi confluire nell’avanzo di amministrazione dell’anno successivo.
Durante la seduta è stato affrontato anche il tema del rendiconto della gestione finanziaria 2024, attualmente in fase di elaborazione finale. L'assessore Garassino ha fornito alcune cifre chiave relative ai residui attivi e passivi riaccertati, che rappresentano una partita rilevante nella gestione contabile annuale. Notevole la riduzione del fondo pluriennale vincolato, che passa dai 9 milioni di euro degli anni precedenti a circa 7.9 milioni. La cassa al 31 dicembre 2024 risulta di € 20 771 000, in linea con le cifre dell’ultimo quinquennio. Complessivamente, le spese in conto capitale in corso di realizzazione superano i 15 milioni di euro: il grosso sono progetti PNRR in compimento, ma per il dato definitivo occorre attendere ulteriori elaborazioni. Il risultato finale di amministrazione sarà comunque condizionato anche dall’accantonamento relativo alla vicenda EGEA, ancora non definito.
A proposito di EGEA, la situazione legata alla crisi del gruppo è stata approfonditamente riassunta dall'assessore Garassino nel successivo intervento in Commissione. Il Comune di Alba, che già aveva manifestato formalmente l'intenzione di uscire dalla società, ha visto respingere la propria richiesta di recesso. Dal rifiuto, ha preso avvio una serie di approfondimenti per i quali l’amministrazione si è avvalsa del supporto di uno studio legale, portando avanti, nel contempo, le interlocuzioni con la società medesima per individuare soluzioni compatibili con il percorso di negoziazione assistita ancora in corso e che non siano penalizzanti nei confronti degli enti locali che partecipano alla società come azionisti. Il Consiglio di gestione di EGEA ha proposto un'importante operazione contabile, volta a equiparare il valore nominale del capitale sociale al patrimonio netto, azzerando così il motivo stesso degli accantonamenti prudenziali già effettuati dal Comune. La decisione definitiva spetterà all’assemblea degli azionisti, convocata per il 26 marzo dopo un primo rinvio, dovuto all’assenza dell’autorizzazione specifica da parte del Tribunale che è necessaria al curatore fallimentare che rappresenta la famiglia Carini, detentrice di circa il 60% delle quote, per prendere parte. Si tratta di un’operazione cruciale: un’eventuale approvazione consentirebbe al Comune di liberare gli accantonamenti. Parallelamente, l’amministrazione procederà con l’indire una gara pubblica per la vendita delle proprie quote azionarie – idealmente entro maggio. Il valore delle quote dei soci pubblici, è pur vero, è attualmente basso e tendenzialmente destinato a diventare praticamente nullo, ma non è pari a zero. L’obiettivo finale, qualunque sia la strada che sarà percorsa, resta di chiudere definitivamente la partecipazione in EGEA entro il 31 ottobre 2025.
Infine, al momento delle "varie ed eventuali", il consigliere di minoranza Emanuele Bolla ha riaperto il confronto sulla gestione della comunicazione istituzionale dell'amministrazione comunale, già oggetto di contradditorio durante la seduta della Commissione del 18 febbraio 2025. Bolla rileva la necessità di chiarire ulteriormente alcuni nodi critici. Il perno della disputa riguarda il ruolo che un incaricato fiduciario del Sindaco occuperebbe nella gestione dei profili sia privati sia istituzionali del primo cittadino. Il consigliere auspica di strutturare una proposta comune di regolamento sulla materia. Dopo settimane di stallo, la maggioranza non ha offerto ancora alcun riscontro a questo input. Ai consiglieri di minoranza, in attesa di proposte, osservazioni o integrazioni, appare opportuno sollecitare la Commissione a un confronto diretto che favorisca la trasparenza e una possibile soluzione condivisa, avanzando la richiesta di convocare il primo cittadino in audizione. Una misura che la maggioranza non ritiene affatto opportuna. Si conviene, infine, di invitare il sindaco Gatto a prendere parte al successivo incontro. Il dialogo prosegue, con una nuova seduta dedicata prevista nei primi giorni di aprile.