Non sembrano destinati a rientrare in tempi brevi i ritardi denunciati a più riprese dall’Amministrazione albese in merito alle tempistiche di uno dei principali cantieri aperti in città. I lavori sono quelli che nelle intenzioni dovrebbero portare alla realizzazione del nuovo asilo comunale progettato lungo corso Europa, nello spazio che ospitava l’area per lo sgambamento dei cani.
Un’opera che da sola vale oltre un terzo dei fondi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta portando nella capitale delle Langhe, considerato che dovrebbe costare 3,4 milioni di euro – 2,6 da fondi europei e la restante parte dal Comune – su un totale di 9,8 milioni.
"Abbiamo sollecitato più volte l’impresa appaltatrice affinché recuperasse i ritardi, ma purtroppo questo non è avvenuto" spiegava al nostro giornale l’assessore al Bilancio Gigi Garassino lo scorso 8 marzo: "Ci hanno dato rassicurazioni sulla conclusione del cantiere entro il 31 dicembre 2025, ma la situazione resta a rischio e la stiamo monitorando da vicino".
Un incedere dei lavori non allineato alle aspettative dei committenti – col rischio di perdere i fondi Ue, se l’opera non verrà terminata e rendicontata entro giugno 2026 – cui si lega una situazione di malessere che oggi oggi ha richiesto l’intervento sul cantiere di 118 e Carabinieri, coi primi chiamati a medicare un operaio feritosi leggermente nel dare sfogo a un gesto di stizza nel corso di una discussione coi colleghi, e i secondi chiamati a evitare che il dissidio rischiasse di degenerare.
Sullo sfondo, le difficoltà attraversate da una delle due aziende subappaltatrici impegnate nella realizzazione dell’opera. La stessa è stata infatti appaltata da Invitalia al costruttore bolognese L’Operosa Spa. Quest’ultima ha affidato parte dei lavori a due altre aziende con sede nel Lazio, la MG e la Cogeur Engineering, realtà che hanno distaccato nella capitale delle Langhe una mezza dozzina di operai, alloggiati in un albergo della zona.
Di oggi, lunedì 24 marzo, gli sviluppi che avrebbero portato alla protesta andata in scena sul cantiere e al conseguente interessamento della Filca Cisl Cuneo, intervenuta sul posto coi referenti Vincenzo Battaglia e Calogero D’Acquisto: "Purtroppo la prima delle due aziende sta vivendo difficoltà che hanno portato alla rescissione del contratto da parte della società appaltatrice. In mattinata si è vissuta qualche fibrillazione per il fatto che, oltre a non aver ricevuto gli stipendi di febbraio, questi lavoratori erano stati intanto messi su una strada anche dalla struttura alberghiera che li ospitava, pure lei evidentemente non pagata. Insomma, una situazione alquanto delicata, con gli operai comprensibilmente esasperati. Poco fa, nel tardo pomeriggio, abbiamo saputo che i quattro dipendenti della G.Emme sono stati finalmente pagati. Speriamo bene".